passi base per aprire un negozio on-line

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miccoli

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29 Gennaio 2005
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1
salve a tutti,sono proprio un neofita che si accinge ad aprire un negozio di hi-fi e sarei più propenso per la vendita on-line.volevo avere informazioni circa l'apertura di un negozio on-line.in perticolare la mia domanda è:devo per forza avere un'attività in mattoni(negozio reale)per poter vendere anche in internet?ovvero,dopo l'acquisizione dei vari permessi e della partita iva,posso vendere solo su internet senza avere una sede reale del mio negozio?e nel contempo emettere fatture regolari?
attendo risposte grazie
 
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Ciao,
non è indispensabile avere un negozio "in mattoni". Devi aprire la p.iva e comunicare al comune in cui risiedi che vuoi aprire un attività commerciale. In questa sede dovrei specificare il luogo in cui vendi cioè l'indirizzo del sito web.

Fai moltissima attenzione ai t ruffatori. Prendono di mira i nuovi siti ancora inesperti.

In particolare:

1) Se ti pagano con carte di credito clonate (cosa normale) a rimetterci sarai tu e non il legittimo titolare della carta di credito ne la banca che gestisce la transazione. Fatti mandare un fax con il documento di identità del titolare della carta di credito (non serve praticamente a nulla ma ti da una minima speranza in caso di contenzioso con cartasi).

2) Fai viaggiare i pacchi sempre assicurati. Considera che alcuni pacchi verranno aperti e consegnati ai clienti vuoti.

3) Non accettare assegni per nessun motivo.

4) Ignora le molte richieste di acquisto che riceverai da Singapore, dalla Nigeria e simili.

5) Varie che non mi son venute in mente.

Ciao
 
Per l'amministratore: anch'io sono un neofita, possibile che il quadro è così fosco?

(1) credo che esista un metodo per verificare a priori la validità della carta di credito, o comunque di scegliere un servizio di payment assicurato contro le frodi (Banca Sella?)

(2) Concordo, idem come sopra

(3) Se il pagamento è online come si può pagare con assegni? Si considera il contrassegno?

(4) Se il punto (1) è vero, non dovrebbero esserci problemi, o sbaglio?

(5) Se conosci un link con un vademecum ce lo fai sapere?

Grazie, Sabino.
 
Ha ragione l'admin, bisogna fare molta attenzione alle carte clonate, ottimo suggerimento
quello di farti faxare la carta d'identita', io mi farei mandare anche la copia della carta di credito per vedere che la firma sia la stessa del documento. Aggiungerei non accettare ordini dalla Romania.
 
Ultima modifica da un moderatore:
quote:(1) credo che esista un metodo per verificare a priori la validità della carta di credito, o comunque di scegliere un servizio di payment assicurato contro le frodi (Banca Sella?)

Ciao,
purtroppo parlo per esperienza. Il software della banca controlla solo che la carta di credito non sia scaduta e incredibilmente non controlla che il nome inserito nell'apposito form sia lo stesso del vero titolare della carta. A questo punto il cliente si inventa un nome diciamo "Mario Rossi" e fa l'ordine sul sito. Paga online usando la carta di "Giuseppe Bianchi" e scrive nel form "Mario Rossi" così per l'esercente (il negozio ecommerce) la transazione è valida. Riceve la merce in un servizio tipo Mail Box e la t.ruffa è fatta.
 
quote:(3) Se il pagamento è online come si può pagare con assegni? Si considera il contrassegno?

Da poco tempo i contrassegni di SDA (e Poste Italiane) possono essere pagati con assegni circolari (assurdo) se chi spedisce accetta questa possibilità.
L'assegno eventualmente scoperto o rubato può arrivare all'esercente, a causa dei tempi di gestione/spedizione, quando i termini per il protesto sono già scaduti. A questo punto la banca se ne lava le mani e bisogna procedere con una denuncia nei confronti del cliente (tempi infiniti ed esito incerto).

Può succedere che un cliente chieda di pagare con assegno perchè non vuole lasciare i soldi alla segretaria o al portiere del palazzo o per un qualunque altro motivo. La truff.a è dietro l'angolo... :D
 
Aggiungo un'altra cosa: Attenzione ai bollettini postali.

Vengono facilmente contraffatti e mandati via fax (o email) come prova del pagamento.

Lo stesso vale per i documenti d'identità mandati via fax. E' meglio guardarli con attenzione (ne ho ricevuto uno senza firma, con errori di sintassi e come foto c'era un giocatore della Germania :))
 
Grazie Amministratore, ho letto con interesse questi consigli, dato che anch'io sto facendo i primi passi verso l'apertura di un negozio online.

Potresti darci qualche altro consiglio, senza ovviamente rivelare i segreti del mestiere :), per far crescere il negozio, o sul software per gestire il negozio?

Grazie.
 
quote:Originally posted by rave

Grazie Amministratore, ho letto con interesse questi consigli, dato che anch'io sto facendo i primi passi verso l'apertura di un negozio online.

Potresti darci qualche altro consiglio, senza ovviamente rivelare i segreti del mestiere :), per far crescere il negozio, o sul software per gestire il negozio?

Grazie.
Io aprirei un conto corrente postale puoi farti fare bonifici e pagmenti con bolelttino al costo di un euro, verifichi il pagamento e spedisci la merce. Considera che se usi carte di credito dovrai avere sul tuo sito supporto https per la transazione di dati sensibili. Per il software opterei per Oscomerce, è semplice da usare, Opensource, e personalizzabile, il miei piani di Hosting comprendono il tool Fantastico che permette di instalalre Oscomerce o Cubecart con un clic.
 
Salve, proprio oggi sono stato in comune per chiedere informazioni circa l' apertura di un negozio online e mi hanno detto che bisogna necessariamente dichiarare un luogo fisico come sede che sia chiaramente diverso dalla propria abitazione...
Ho letto prima che nel modulo da compilare come luogo bisogna dichiarare il proprio indirizzo web...

Quindi ora non capisco bene. Sono stato io a fraointendere questa mattina o mi hanno detto una cavolata in comune ??

Vi prego di farmi un po' chiarezza dato che sono alquanto ignorante in materia.

Grazie a tutti anticipatamente.
 
Ho in mano il documento che ho presentato al mio Comune, si intitola "Vendita per corrispondenza, su catalogo, televisione o altri sistemi di comunicazione (art. 20 L.R.19.04.99, n.8).

Ci sono i miei dati anagrafici quindi la mia residenza, i dati della ditta e quindi anche l'indirizzo della sede; alla fine c'è scritto
"DENUNCIA l'inizio, a far data dal _____, dell'attività di:
____
____
varie voci
____
di commercio elettronico attraverso il sito internet ______________
di prodotti compresi nel settore merceologico NON alimentare _________


Forse non hai specificato al comune che vuoi vendere per corrispondenza oppure la mia regione (il Friuli) ha leggi diverse che regolano questo settore.

Ciao
 
Ciao Alverde,
innanzitutto ti ringrazio per l' aiuto.
Per quanto riguarda il mio problema, io ho espressemnte detto di voler fare commercio su internet (e-commerce) e loro mi hanno detto quanto su esposto. Ora non saprei...
Ma il tuo indirizzo della sede è diverso da quello di residenza? Hai preso un locale apposta per l' attività ?
 
io non l'ho mai letto, nè sentito, che la sede di attività deve essere differente da quella dell'abitazione,
strano, da quel che so, il comune non ti deve autorizzare niente,
deve solo ACCETTARE la tua dichiarazione, quella che ti ha riportato Alverde
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ciao Nick,
ti ringrazio tantissimo. Qualche giorno fa ho consegnato tutto al comune memore dei consigli che mi avete dato voi e di quello di un avvocato :)
Ora sono proprio curioso di vedere come si comporteranno tutte queste illustri menti del mio comune :)
 
Intervengo pure io se me lo permettete in quanto questo thread mi interessa.
Anch'io mi sto accingendo un aprire attività on line.
I miei dubbi sono:
-Devo avere la cassa e fare lo scontrino fiscale o basta fatturare?
-I fornitori dove li trovo? O trovano loro me?
-Apro la partita Iva, faccio comunicazione al comune e poi posso gia vendere?

Grazie
 
Indovinate un po' cosa mi hanno risposto ???

Mi hanno bloccato tutto perchè sono convinti che gli devo fornire la denominazione ad uso commerciale del "locale" dove è la sede legale dell' attività... CAPITO ?!?! Vogliono la denominazione di uso commerciale di casa mia !! Ma so pazzi !! Secondo me non distinguono nemmeno un computer da una macchina da scrivere...
 
Io ho solo una stanza da adibire al negozio on line, ma è un numero civico di mia nonna, che è mancata.
In pratica al stessa stanza che mia bisnonna utilizzava come negozio agli inizi del 1900, che figo!!
Speriamo che non mi facciano storie!

Probabilmente nel tuo caso non puoi avere nello stesso numero civico abitazione e sede del negozio....la sparo li, ignorante in materia (io)
!
Speriamo di vederci chiaro!!
 
Nel mio caso la residenza coincide con il domicilio fiscale della ditta. Il negozio è il sito internet.

I fornitori bisogna cercarseli. Non serve lo scontrino bisogna fare una fattura (io almeno facevo così).

quote:In pratica al stessa stanza che mia bisnonna utilizzava come negozio agli inizi del 1900, che figo!!
Speriamo che non mi facciano storie!

In questo caso fai attenzione che dovrai pagare l'ici considerando la stanza un edificio commerciale e quindi la tassa è molto più salata (scusa se non uso i termini corretti ma non sono un commercialista ;)).
 
quote:Originally posted by AlVerde

Nel mio caso la residenza coincide con il domicilio fiscale della ditta. Il negozio è il sito internet.

I fornitori bisogna cercarseli. Non serve lo scontrino bisogna fare una fattura (io almeno facevo così).

quote:In pratica al stessa stanza che mia bisnonna utilizzava come negozio agli inizi del 1900, che figo!!
Speriamo che non mi facciano storie!

In questo caso fai attenzione che dovrai pagare l'ici considerando la stanza un edificio commerciale e quindi la tassa è molto più salata (scusa se non uso i termini corretti ma non sono un commercialista ;)).

Che dovro pagare l'ici ne sono cosciente.
In ogni caso non credo che possa essere salatissima, in quanto credo che vada anche in base alla stanza, alla sua grandezza o non c'ebtra nulla?
Nel mio caso sarebbe di pochi metri quadrati..!
 
L'ICI si paga in base alle tariffe del comune in cui si trova il locale da destinare a commerciale, in base alla superficie ed alla classe di appartenenza. In comune sapranno darti le risposte più dettagliate.
 
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