lastminuteclick e Tradedoubler: la vergogna delle affiliazioni

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Ormai se ne approfittano tutti. Come diceva qualcuno, è solo questione di quantità e sì, sono soldi rubati.
 
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Email ricevuta da Zanox:

Gentile Affiliato,

ti informiamo che a partire dalle 18.00 di oggi 01 ottobre 2012, il
programma Lastminuteclick IT non sarà più attivo sul network zanox.

Ti invitiamo pertanto a rimuovere i banner ed i link ad esso relativi
quanto prima e comunque entro le 18.00 di oggi perchè non potremo
purtroppo remunerare qualunque ulteriore transazione proveniente dai
tuoi spazi.


Qualcuno ha qualche notizia?
 
Riferimento: lastminuteclick e Tradedoubler: la vergogna delle affiliazioni

@Sibolo

Ho ricevuto anch'io questa email di chiusura del programma,ma non sò nulla di più,dal momento che come ho già detto Lastminuteclick IT,lo avevo già tagliato ai primi annullamenti che mi ha fatto.Adesso c'è un programma ComparaFinanaza che mi devi un bel pò di soldi che ha sempre pagato invece è un pò di mesi che non paga più ed è passato a Tradedoubler,o meglio è anche su Tradedoubler da qualche settimana.E se anche questo fà il furbo è meglio che Zanox inizi a pensare come cambiare le cose in fretta,prima che sia troppo tardi.
 
Ultima modifica da un moderatore:
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Ciao a tutti,

Sto dedicando un po' di tempo a stilare le statistiche dei deny rate di alcuni merchant con affiliazione per vedere a che punto stiamo dopo mille proteste dei publisher e altrettante promesse da parte delle affiliazioni ad un maggiore controllo e ad una maggiore puntualità sui dati.

Il risultato non è solo deludente ma evidenzia, ancora una volta, come le affiliazioni si lavino le mani di situazioni al limite dell'assurdo, di controsensi e paradossi merceologici che fanno ridere, se non si trattasse di soldi che vengono letteralmente rubati (ormai ne sono certo) ai publisher.

Avvallerò queste mie considerazioni in un articolo più avanti, con dati statistici che ad una persona normale possono far pensare solo una cosa: alcuni merchant risultano essere fuori mercato, fuori logica, imparagonabili con competitor diretti di settore e praticamente senza soldi sull'orlo del fallimento. Merchant che, ovviamente, sono ancora lì sulla paittaforma di affiliazione a prendere soldi da noi e a cancellare sales.


Passiamo al caso lastminuteclick su Tradedoubler in oggetto.

Con Tradedoubler lavoro da anni e ne ho sempre elogiato i pregi e in qualche modo giustificato i difetti. Stavolta però l'hanno fatta grossa ed è giusto che ne prendano almeno atto.

Ecco i fatti: a fronte della cancellazione della quasi totalità delle sales, ho contattato l'account Tradedoubler che si occupa del merchant. Mi è stato detto lastminuteclick ha un tasso di cancellazione medio elevato e che ciò è specificato nella scheda del merchant.
Infatti nella scheda si legge:

Lastminuteclick.it
pending: le vendite sono confermate entro 30 giorni
tasso di cancellazione medio
(calcolato nel periodo 1 gennaio 2011 / 30 giugno 2011) :
Sale_crociera: 94%
Sale_lastminute: 82%
Volo: 31%

Dopo essermi ripreso dallo svenimento alla lettura di questa porcheria, ho tirato le somme: questa è una presa in giro avvallata da Tradedoubler.
(C'è un chiaro motivo per cui i voli hanno un deny rate inferiore. Vengono pagati 7€ fissi. Puoi rubare pochi soldi cancellandoli.)

Ho chiesto lumi sulle cancellazioni e la risposta di Tradedoubler è stata la seguente:

===

Il cliente (lastminuteclick) ci ha comunicato che gli alti tassi di cancellazione dipendono dalla deduplica e dalle non conferme dei clienti.
Abbiamo deciso di chiudere questo programma a fine ottobre proprio per gli alti tassi di cancellazione che riscontriamo su tutti i publisher.

===

Deduplica?? Non conferme?? Le solite cazzate, diciamolo. Possibile che Tradedoubler creda ancora alla scusa della deduplica? Se si usa un sistema di deduplica, le sales non vengono nemmeno tracciate perché, appunto, deduplicate alla fonte (altrimenti che senso ha avere un sistema di deduplica se il procedimento poi è il medesimo di quando non ce l'hai?). Ma allora non lo usa? Chissà... però su Zanox la scheda di lastminuteclick dice che il sistema di deduplica ce l'ha e che è in tempo reale. Ciò significa che non fa tracciare le vendite che poi sarebbero cancellate. Come è ovvio che sia.

A parte il fatto che comunque mi dovrebbero spiegare su che canali fanno la deduplica visto che anche su Zanox lastminuteclick ha un deny rate medio altissimo, oltre il 70% (ma scommetto che è di più). Quindi se Zanox non porta via sales a Tradedoubler e nemmeno viceversa, c'è un buco nero che assorbe la stragrande maggioranza delle vendite.
E intanto che ci siamo, vorrei che mi spiegassero come è possibile che il 60% delle mie cancellazioni risulta essere tracciato in sessione, quindi praticamente impossibile che il cookie non sia l'ultimo.

Ma anche se fossimo così ingenui da credere che una media dell'80% delle vendite di lastminuteclick venga cancellata dai clienti, e anche se fossimo così ignoranti da pensare che un merchant possa sopravvivere (in modo onesto) con queste performance, resta un nodo cruciale:

Perché le affiliazioni ci propinano un merchant del genere? Perchè le affiliazioni fanno affari con un'attività che è in perdita?

Partiamo da un presupposto: Tradedoubler sa benissimo che la scheda del merchant viene letta probabilmente la prima volta che lo si installa, sopratutto se quando la aggiorni e non lo dici ai publisher. Prendiamo anche il fatto che Tradedoubler usa l'invio massivo di email sui publisher per promuovere un merchant, comunicare gli incentivi, la presenza di nuove creatività, nuove politiche di keyword marketing, l'apertura di un nuovo merchant e tutto ciò che può portargli maggiore visibilità, click e impressions. E ne invia parecchie alla settimana.

Possibile che non abbia pensato che un aggiornamento informativo di tale calibro su un deny rate fantozziano avrebbe meritato una comunicazione massiva?
No, non è possibile. E infatti è chiaro a tutti che la cosa è stata volutamente lasciata passare in sordina col risultato che per oltre 1 anno e per ben 2 stagioni estive lastminuteclick è stato pubblicizzato, ha convertito ed ha cancellato tutto quello che poteva cancellare, appoggiato dalla politica di menefreghismo di Tradedoubler.

E di menefreghismo si tratta, perché un programma che cancella tra l'80% e il 90% delle sales è vergognoso, tanto che nessuno vorrebbe annoverarlo nel suo portfolio. E infatti ora che scoppierà il caso, TD ha già deciso di chiuderlo a Ottobre (OTTOBRE 2012 ?!?!??! DOPO (almeno) UN ANNO E MEZZO CHE TE NE SEI ACCORTO?).

Ora mi chiedo, come è possibile che Tradedoubler possa aver accettato un programma con queste performance? Spero che ci sia un inciucio (ad esempio il contratto prevede un fisso a fronte di tot click e quindi Tradedoubler incassa comunque), perché in caso contrario scemerebbe la mia considerazione della capacità di giudizio da parte di chi seleziona i clienti e fa i contratti in Tradedoubler. A giugno 2011 quel programma doveva essere chiuso SUBITO, senza ma e senza se. Oppure, occorreva imporre un tasso di cancellazione massimo. Invece cosa ha fatto Tradedoubler? Nulla... se non inserire il dato nella scheda merchant sperando che nessuno se ne accorgesse. Una "uscita gratis di prigione" nel caso qualcuno si fosse lamentato delle cancellazioni.

E un'altra prova della porcheria è questa: chiediamo a Tradedoubler come mai su lastminuteclick ha calcolato il deny rate medio e lo ha messo ben in evidenza nella scheda merchant (ma solo lì) mentre su tutti gli altri questo dato è assente (e sono parecchi i casi in cui andrebbe evidenziato!).
E spero che evitino risposte tipo "perché è molto altro e volevamo che il publisher lo sapesse" perché il sospetto della "uscita gratis di prigione" si farebbe certezza.

Ora, secondo me la maggior colpa ce l'ha Tradedoubler. Se vuole in qualche modo limitare la figuraccia fatta, dovrebbe:

1 - Mandare SUBITO a tutti gli affiliati una email in cui si sconsiglia di usare lastminuteclick causa assurdi tassi di cancellazione
2 - Richiedere a lastminuteclick il dettaglio delle transizioni cancellate, corredato dalle motivazioni per ciascuna di esse
3 - Farsi spiegare che tipo di deduplica usano, se la usano, e su quali canali agisce

Lo faranno?

ciao
Ciao, ho seguito personalmente le campagne adv di alcune OLTA (tra cui lastminuteclick) su traddoubler zanox etc.. ed è ora che si sappiano alcune cose...
questi network che chiedono ai merchant grandi somme per il setup oltre a canoni mensili oltre ad una fee sulle transazioni, come giustamente pensavate, fanno solo i loro interessi.
Non solo non tutelano i publisher ma se ne fregano anche dei merchant
Non immagini neanche cosa succede tra i merchant e questi network...
ad esempio, i network, non intervengono mai sulle violazioni (anche gravi) delle policy del programma, addebitando in fattura decine di transazioni fraudolente (ho il sospetto che le organizzino direttamente loro) dato che la maggior parte arrivano da publisher esteri che si occupano esclusivamente do adv online, dove se hai la sfortuna come publisher di utilizzare il retargeting nel tuo programma, ti ritrovi software che ti sparano decine di migliaia di visite/giorno con frequenza di rimbalzo del 99% e un tempo medio si 1 sec per popolare con i cookie diversi indirizzi ip che poi tracceranno tante transazioni fraudolenti... (ecco perchè il ritardo dei pagamenti al publisher)
ma questo e solo uno degli aspetti...

in ogni caso il travel è un segmento particolare dove effettivamente il tasso medio di cancellazione è altissimo sopratutto sulle crociere, dove l'utente "chiede un preventivo" non effettua una prenotazione on line (come ad esempio succede per i voli) quindi con un tasso di conversione che le OLTA + brave portano al 10%.

Stesso discorso dicasi per i pacchetti, dove spesso, per ragioni tecniche non si può fornire on line un prezzo definitivo per il 3° e 4° letto (perchè sono dinamici) e quindi diventa anche in questo caso una "richiesta di preventivo" con tassi di conversione inferiori al 6%.

Ma è doveroso, per me che faccio marketing, far luce anche sulle percentuali di conversione appena citate, perchè questo potrà chiarirti tante cose a proposito del travel:
la premessa affinchè si possano ottenere tassi di conversione dal 6% al 10% (che comunque già giustificherebbe il deny rate da te citato) su crociere e pacchetti vacanze è che le "richieste di prenotazione e/o preventivo" arrivino da un "traffico targettizzato".

Se invece i network continuano a mandare visite che arrivano dai siti più disparati (senza considerare lo schifo dei siti di adv online) è inevitabile che i tassi di conversione scendano sensibilmente, sopratutto se network come TD hanno in esclusiva un merchant nel travel che "spennano per bene" e fregano solo soldi a tutti gli altri dello stesso settore !!!

Per quanto concerne il deny rate dei voli, nel caso di lastminuteclick, noterai dalla url che la gestione di questo prodotto è affidata a terzi.
Gli unici motivi per cui una prenotazione di un volo non viene confermata è perchè la transazione con carta di credito non è andata a buon fine (e capita spesso) o la cattiva fede del network.
Inoltre, ma giusto per chiarezza, posso dirti per certo che la decisione di chiudere il programma è stata presa da lastminuteclick non da TD (attualmente è stato chiuso anche su zanox dove la "musica" non cambia)
Ci sarebbe da dire tante altre cose ma credo e spero che quanto sopra possa chiarire meglio cosa succede in questi network "fallimentari" per merchant e publisher.
 
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Ciao Baldax,

Per quanto riguarda la prima parte del tuo post, comincio a pensare che sia davevro così. Ho delle prove tangibili che ci sia un background oscuro delle affiliazioni (almeno le principali) ma ovviamente poco traspare. La cosa che mi chiedo è come mai non tengano in considerazione almeno i publisher che fanno volume... fregare quelli mi sembra un po' un suicidio, almeno d'immagine, no?


...
Stesso discorso dicasi per i pacchetti, dove spesso, per ragioni tecniche non si può fornire on line un prezzo definitivo per il 3° e 4° letto (perchè sono dinamici) e quindi diventa anche in questo caso una "richiesta di preventivo" con tassi di conversione inferiori al 6%.
Ma è doveroso, per me che faccio marketing, far luce anche sulle percentuali di conversione appena citate, perchè questo potrà chiarirti tante cose a proposito del travel:
la premessa affinchè si possano ottenere tassi di conversione dal 6% al 10% (che comunque già giustificherebbe il deny rate da te citato) su crociere e pacchetti vacanze è che le "richieste di prenotazione e/o preventivo" arrivino da un "traffico targettizzato".

Qui non riesco a seguire. Se parliamo di tasso di conversione, inteso come CR (% di click che portano ad una vendita) le percentuali che citi possono avere un senso. Se per tasso di conversione intendi "tasso di conferma" di una transizione, al contrario sono percentuali fuori logica. Porto 100 vendite e me ne cancelli 90 o anche di più? Non è che qualcosa non va. E' frode, punto.

Anche la questione del preventivo può avere un senso, però mi stupirebbe molto che una piattaforma di affiliazione accetti a pps un programma a preventivi, che fa solo i preventivi e non paga i preventivi (!) ma paga solo l'eventuale vendita postuma (affermando contemporaneamente che al 93% non avveine). O imponi un programma a lead/preventivo oppure il merchant dovrebbe attaccarsi.

O, meglio ancora, NON TRACCI I PREVENTIVI COME SALES ma solo le transizioni compiute, magari da confermare, ma sottoscritte dal cliente. Perlomeno, non incasini la vita al publisher con cancellazioni a randa.

Perché non lo fanno? Perché l'obiettivo di lastminuteclick è semplice: tracciare questi "preventivi" incentiva il publisher, lo fa lavorare su visibilità, gli succhia traffico e nuovi clienti e crea volume "virtuale". Fermo restando che dopo un mesetto regolarmente cancella tutto, dietro lo scudo dei dati scritti in policy.
E' una furbata da mordi e fuggi, non occorre trovare motivazioni.
E lo fa con classe: lastminuteclick probabilmente intercetta telefonicamente un "preventivo" (e lo traccia su TD in modo che il programma "funzioni" agli occhi di chi guarda) ma poi la vendita la assegna a se stesso come vendita telefonica, spazzando via il cookie nel mondo più banale del mondo: inventandosene uno "umano" da piazzare quando vuole. Quindi lastminuteclick fa il furbo con la cooperazione al 100% da parte della piattaforma.

Ed è solo un esempio di ciò che si può trovare nel "sottobosco oscuro" delle affiliaizoni.

ciao
 
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Certo che è un suicidio...ma in ogni caso lo è anche fregare i merchant dal momento che come i publisher sono "clienti" del network...
Ripeto, i grandi network sono ormai alla frutta perchè non offrono dei veri risultati ne ai merchant ne ai publisher. Meglio i piccoli network dove seguono il tuo programma e di conseguenza portano risultati anche ai publisher....

Notizia fresca fresca...ho parlato con il resp. marketing di lastminuteclick di questo post e mi diceva che addirittura pensano di citare in giudizio Zanox in quanto ha presentato fatture dove pretendevano un "conguaglio", tipo quello dell'Enel per intenderci, senza neanche specificare quali erano le transazioni in sospeso. Questo è stato uno dei motivi per cui lastminuteclick ha deciso di chiudere la sera per la mattina il programma.
 
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@baldax
direi che è molto positivo che qualcuno dall'altra parte (merchant) si faccia sentire e dica come stanno le cose.
Noi come publisher non abbiamo ovviamente una visione di insieme delle cose.

Nel merito concordo con indiana2 che "una richiesta di preventivo" non può essere trattata come una sale, ma deve essere trattata per quello che è, e cioé un lead.
L'azienda deve poi contattare il lead e inviare il preventivo e a questo punto il lead dovrebbe essere confermato, mentre andrebbe annullato se l'azienda non riesce a contattare il lead.

Ovviamente un lead di questo tipo avrà una commissione più bassa e fissa rispetto ad una sale, e il tasso di conversione da lead a vendita dovrebbe permettere al merchant di definire quale deve essere la commissione.

Teniamo conto del fatto che un lead anche se non viene fatta una vendita, potrà essere ricontattato in futuro con offerte diverse, è comunque un "valore" per l'azienda (ovviamente se è reale).

Il problema di questo approccio, credo, che sia nei numeri, nel senso che se l'azienda riceve migliaia di lead al giorno di cui una buona parte fraudolenta (non nascondiamolo) potrebbe non essere in grado di contattarli tutti (su questo magari baldax ci puoi dare delle conferme? o smentite?)

Un'alternativa potrebbe essere quella di definire pacchetti o pacchetti modulari, in modo da portare il cliente all'acquisto online. E' impossibile?

Grazie
John24
 
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Questo è stato uno dei motivi per cui lastminuteclick ha deciso di chiudere la sera per la mattina il programma.

Be' non certo la sera per la mattina, su alverde questo problema si trascina da mesi e la stessa TD aveva detto che l'avrebbe chiuso ma a fine ottobre.
Probabilmente quella era la scadenza naturale del contratto?


Certo che è un suicidio...ma in ogni caso lo è anche fregare i merchant dal momento che come i publisher sono "clienti" del network...

In realtà i publisher sono fornitori del network ;)

Ciao
John24

PS: parli di Zanox anche se qui noi parlavamo in particolare di TD, come mai? è la stessa cosa?

PS2:

@baldax, scrivi:

ad esempio, i network, non intervengono mai sulle violazioni (anche gravi) delle policy del programma, addebitando in fattura decine di transazioni fraudolente (ho il sospetto che le organizzino direttamente loro)

per quanto ne sappiamo noi, i merchant hanno piena visibilità delle conversioni che ricevono e hanno un certo tempo concordato con il network per annullarle o confermarle.
Da quanto sappiamo, come publisher, il network interviene con il ban sulla base delle cancellazioni effettuate dal merchant, oppure se i dati evidenziano delle anomalie (ma questo solo nella fase di pagamento) bloccando il pagamento.

Come merchant non si è in grado di cancellare quello che non è valido?
 
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Ciao,
dunque chiariamo prima il discorso delle percentuali di conversione:
in questo caso si riferisce al rapporto tra numero di richieste / numero di conferme... i click non c'entrano assolutamente. Se fai rapidamente 2 conti vedrai che la mediamente il deny rate è quello....nessuna frode ti assicuro.

Riguardo al PPL c'è stato un tentativo su altri canali ma, riallacciandomi alla scarsa qualità del traffico (non targettizzato intendo) è stato fallimentare per le OLTA...
ti dirò di più....in primavera scorsa con lastminuteclick abbiamo remunerato il PPL sulla newsletter sia con TD , con zanox e clickpoint (i piu seri...)
Risultato???? migliaia di lead che come per magia avvenivano ogni settimana su cui le newsletter avevano un tasso di apertura del 0,4% contro il 20% di media (a proposito della qualità del traffico che arriva dai network).
 
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Si con Zanox la musica non cambia...anzi come accennato nei post precedenti, hanno presentato fatture a "conguaglio" che sono state anche pagate, senza motivarle.
Inoltre leggevo, non ricordo più in quale post, "i merchant ricevono migliaia di richieste al giorno" !!!
ma chi le racconta queste frottole??? quali migliaia di richieste !!! e con il senno di poi aggiungo "per fortuna"....già perchè le richieste vanno lavorate e quando ti rendi conto di perdere solo tempo...allora ti viene da dire "per fortuna".
 
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@baldax
direi che è molto positivo che qualcuno dall'altra parte (merchant) si faccia sentire e dica come stanno le cose.
Noi come publisher non abbiamo ovviamente una visione di insieme delle cose.

Nel merito concordo con indiana2 che "una richiesta di preventivo" non può essere trattata come una sale, ma deve essere trattata per quello che è, e cioé un lead.
L'azienda deve poi contattare il lead e inviare il preventivo e a questo punto il lead dovrebbe essere confermato, mentre andrebbe annullato se l'azienda non riesce a contattare il lead.

Ovviamente un lead di questo tipo avrà una commissione più bassa e fissa rispetto ad una sale, e il tasso di conversione da lead a vendita dovrebbe permettere al merchant di definire quale deve essere la commissione.

Teniamo conto del fatto che un lead anche se non viene fatta una vendita, potrà essere ricontattato in futuro con offerte diverse, è comunque un "valore" per l'azienda (ovviamente se è reale).

Il problema di questo approccio, credo, che sia nei numeri, nel senso che se l'azienda riceve migliaia di lead al giorno di cui una buona parte fraudolenta (non nascondiamolo) potrebbe non essere in grado di contattarli tutti (su questo magari baldax ci puoi dare delle conferme? o smentite?)

Un'alternativa potrebbe essere quella di definire pacchetti o pacchetti modulari, in modo da portare il cliente all'acquisto online. E' impossibile?

Grazie
John24
purtoppo questo è un problema legato ai tour operator che utilizzano sistemi antidiluviani di prenotazione e la cosa più grave neanche gestiti da loro direttamente (sono davvero primitivi in questo)...anche se qualcosa si sta muovendo dietro pressione di tutte le OLTA quindi non escludi che già dalla prox stagione estiva si possa realmente proporre una vera prenotazione on line (come quella dei voli per intenderci)
 
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in questo caso si riferisce al rapporto tra numero di richieste / numero di conferme... i click non c'entrano assolutamente. Se fai rapidamente 2 conti vedrai che la mediamente il deny rate è quello....nessuna frode ti assicuro.

Si, avevo intuito che per conversion rate intendevi il tasso di conferma.
Il problema però rimane.
Parliamo di termini deny rate, che è più comune, ovvero la % delle cancellazioni delle *conversioni*. Per conversioni in tendiamo quelle tracciate dalle piattaforme: lead, sales, action, ecc... che vengono successivamente cancellate.

Frode o no, non esiste programma, a parte lastminuteclick, che cancella così tanto. I peggiori arrivano al 60% e ci sono motivi specifici. Certo è alto anche un deny rate del 20/30% poi dipende dal settore merceologico, dalla deduplica (se presente o no) e altri fattori.

Ma se avviene una conversione, ovvero l'utente portato dal click ariva alla "thankyou page" del merchant e fa scattare il pixel di tracciamento, questo è ciò che dovrebbe essere remunerato (se confermato).

lastminuteclick sbaglia in partenza, in quanto per loro (se quanto dici corrisponde a realtà) il pixel scatta quando viene richiesto un preventivo/contatto del prodotto, non quando effettivamente avviene l'acquisto. E' come se facessi scattare il pixel all'inserimento di un prodotto nel carrello da parte di un cliente e non quando l'ordine viene inviato.

Tecnicamente e concettualmente sbagliatissimo. E qui è colpa di TD/Zanox che non insegna/controlla/impone rigore all'uso dei suoi strumenti di tracciamento (intenzionalmente?).
Ma anche politicamente/commercialmente scorretto in quanto dal contatto in poi nessuno (né il publisher né la piattaforma) può sapere più nulla di quello che avviene. Se lastminuteclick chiama al telefono tutti quelli che hanno chiesto un preventivo e chiudono la transizione in questo modo? Bingo! Transizione cancellata... e manco il lead mi hanno pagato. Al 99,99% avviene questo.
E qui la colpa è di lastminuteclick perché manco il numero di telefono dovrebbe comparire sul sito se lavora a performance con paittaforme di affiliazione. Vuoi fare lead? crea un programma fatto per pagare i lead. Vuoi vendere qualcosa e pagare a revenue? Le cose cambiano... comodo avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Chi gestisce/ha gestito il marketing di questo merchant le conosce le basi di questi concetti? Conosce le regole che stanno alla base dell'affiliazione a performance? Mi auguro di no, altrimenti significa che c'è l'intenzione di sfruttare il pps per ridurlo ad un mero strumento di generazione di traffico, di branding e di lead generation senza pagarli.

"Performance" è la parola più inflazionata del settore, allo IAB sono 3/4 anni che riempie la bocca di tutti e tutte le piattaforme ce l'hanno scritto in home page o nello slogan. In realtà pochi hanno intenzione di applicarlo e favorirlo davvero. Oppure, semplicemente, si sono resi conto che una politica sana di "do ut des" non funzionerebbe sul loro prodotto, e devono trovare un altro modo per venderlo in cui la controparte ci perde.

L'aberrazione poi di tutto è che le piattaforme abbiano anche solo pensato di aprire un programma con queste premesse... che lo rifilino ai ragazzini hacker non a gente che lavora a performance e porta traffico di qualità e risultati tangibili di vendita.

io la penso così
 
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@baldax
in merito ai lead qui nessuno dice che non devono essere cancellati, se le richieste giornaliere non sono molte, come hai scritto, non vedo il problema di verificarle e velocemente confermarle o annullarle.
Anzi ti dirò di più, a quanto so come merchant avete a disposizione le statistiche per publisher, perché non bloccare subito il programma su quei publisher che hanno tassi di annullamento dei lead troppo alti?

In merito alla qualità del traffico, so bene che se il traffico è targettizzato è molto meglio in termini di conversioni, ma è anche vero che se l'offerta è interessante si possono avere conversioni anche su siti non a tema.
Il punto secondo me è un altro, che è quello che accennava anche Indiana2 e tu nel tuo primo post, e cioé che i network non fanno i controlli sulla qualità dei publisher.
E' vero (almeno così mi risulta) che è il merchant ad autorizzare un publisher, e quindi la responsabilità ricadrebbe su di lui per la scelta fatta, ma è anche vero che come è successo più volte anche su questo forum, i network denunciavano situazione inverosimili, tassi di conversione (lead/click) superiori al 100%, senza che prima fossero intervenuti a bloccare il publisher se non quando il sistema centrale interviene bloccando il pagamento.

Aggiungo poi che spesso i problemi più grossi derivano dai siti PTS (Pay To Sale) che non solo non vengono bloccati dai network (basterebbe impedire il passaggio di informazioni) ma addirittura vengono spesso incentivati (per poi magari alla fine scoprire che avevano tassi di conversione esagerati).

Ammesso che sia legale (ci sono molti dubbi) un PTS che lavorasse esclusivamente sul Pay Per Sale e non sul Pay Per Lead o peggio ancora sul Pay Per Acquisition, non genererebbe grossi problemi.
Ma se viene lasciato campo libero a PTS su lead o acquisizioni è chiaro che poi i nodi vengono al pettine.

Ciao
John24
 
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Si, avevo intuito che per conversion rate intendevi il tasso di conferma.
Il problema però rimane.
Parliamo di termini deny rate, che è più comune, ovvero la % delle cancellazioni delle *conversioni*. Per conversioni in tendiamo quelle tracciate dalle piattaforme: lead, sales, action, ecc... che vengono successivamente cancellate.

Frode o no, non esiste programma, a parte lastminuteclick, che cancella così tanto. I peggiori arrivano al 60% e ci sono motivi specifici. Certo è alto anche un deny rate del 20/30% poi dipende dal settore merceologico, dalla deduplica (se presente o no) e altri fattori.

Ma se avviene una conversione, ovvero l'utente portato dal click ariva alla "thankyou page" del merchant e fa scattare il pixel di tracciamento, questo è ciò che dovrebbe essere remunerato (se confermato).

lastminuteclick sbaglia in partenza, in quanto per loro (se quanto dici corrisponde a realtà) il pixel scatta quando viene richiesto un preventivo/contatto del prodotto, non quando effettivamente avviene l'acquisto. E' come se facessi scattare il pixel all'inserimento di un prodotto nel carrello da parte di un cliente e non quando l'ordine viene inviato.

Tecnicamente e concettualmente sbagliatissimo. E qui è colpa di TD/Zanox che non insegna/controlla/impone rigore all'uso dei suoi strumenti di tracciamento (intenzionalmente?).
Ma anche politicamente/commercialmente scorretto in quanto dal contatto in poi nessuno (né il publisher né la piattaforma) può sapere più nulla di quello che avviene. Se lastminuteclick chiama al telefono tutti quelli che hanno chiesto un preventivo e chiudono la transizione in questo modo? Bingo! Transizione cancellata... e manco il lead mi hanno pagato. Al 99,99% avviene questo.
E qui la colpa è di lastminuteclick perché manco il numero di telefono dovrebbe comparire sul sito se lavora a performance con paittaforme di affiliazione. Vuoi fare lead? crea un programma fatto per pagare i lead. Vuoi vendere qualcosa e pagare a revenue? Le cose cambiano... comodo avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Chi gestisce/ha gestito il marketing di questo merchant le conosce le basi di questi concetti? Conosce le regole che stanno alla base dell'affiliazione a performance? Mi auguro di no, altrimenti significa che c'è l'intenzione di sfruttare il pps per ridurlo ad un mero strumento di generazione di traffico, di branding e di lead generation senza pagarli.

"Performance" è la parola più inflazionata del settore, allo IAB sono 3/4 anni che riempie la bocca di tutti e tutte le piattaforme ce l'hanno scritto in home page o nello slogan. In realtà pochi hanno intenzione di applicarlo e favorirlo davvero. Oppure, semplicemente, si sono resi conto che una politica sana di "do ut des" non funzionerebbe sul loro prodotto, e devono trovare un altro modo per venderlo in cui la controparte ci perde.

L'aberrazione poi di tutto è che le piattaforme abbiano anche solo pensato di aprire un programma con queste premesse... che lo rifilino ai ragazzini hacker non a gente che lavora a performance e porta traffico di qualità e risultati tangibili di vendita.

io la penso così
Sai che il codice contenente il pixel di tracciamento viene fornito dal network incluse le indicazioni su dove inserirlo .... non è lastminuteclick a decidere come tracciare il lead e/o il sale....
di dirò di più...sai quante volte capitano che la stessa sale viene tracciato da td e zanox contemporaneamente ?? tantissime....non chiedermi come sia possibile (non sono un tecnico) ma ti assicuro che succede (pensa cosa combinano i network per accaparrarsi la vendita).
ciao
 
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@baldax
il fatto che venga tracciato due volte se hai caricato due pixel (uno per network) e non fai deduplica è possibile, nel senso che l'utente potrebbe aver acquisito due cookie, uno da Zanox e uno da TD.
Ciao
John24
 
Riferimento: lastminuteclick e Tradedoubler: la vergogna delle affiliazioni

Sai che il codice contenente il pixel di tracciamento viene fornito dal network incluse le indicazioni su dove inserirlo .... non è lastminuteclick a decidere come tracciare il lead e/o il sale....

Difficile a credersi e molto stupido se è così.
Ci si mettte d'accordo prima di firmare una collaborazione su cosa, come e dove va tracciata un'action. Ovvio che si trova un'accordo tra quelle che sono le esigenze di un merchant e i vincoli tecnici del pixel. Suggerimenti della piattaforma indubbiamente sono importanti... ma siamo d'accordo che tra preventivo e sale c'è differenza? (vedi test drive per le auto, assicurazioni, ecc..)? Siamo d'accordo che hanno valore e iter commerciali diversi? Che generano profitti diversi? E che non vanno assolutamente confusi?
Ora, perdonami, ma non mi puoi far credere che sia TD o zanox che decidano cosa sono i lead e le sales per il povero lastminuteclick che deve mettere il pixel dove non va bene perché glielo dice l'affiliazione. Ovvio che hanno preso accordi prima, come fanno con tutti i merchant.

A meno che

non ci sia un vero accordo sconosciuto dietro. Tradedoubler dovrebbe prendere una % delle sales. Quindi anche loro perdono il 90% delle revenue SAPENDO come funziona la storia del preventivo/lead. A loro NON CONVIENE che i lead siano sales e che vengano tutti cancellati. Per cui è ovvio che hanno un tornaconto di altro tipo, svincolato dalle revenue. Probabilmente vengono pagati a fisso, a click o a lead (reali).

Ad ogni modo, questo non cambia nulla. Lastminuteclick e le affiliazioni ci fanno passare melo per pero, e chi ci rimette siamo noi publisher. Almeno quelli di qualità.

di dirò di più...sai quante volte capitano che la stessa sale viene tracciato da td e zanox contemporaneamente ??

si lo so, ed è ovvio saperlo per uno che lavora con merchant che hanno programmi su più piattaforme. Ed è una delle cose più naturali del settore delle affiliazioni, che un merchant (o chi ne fa le veci) dovrebbe conoscere molto bene. Ed è forse il motivo più valido e giustificato per cui si effettuano cancellazioni. Senza contare il fatto che spesso un merchant usa una piattaforma per tracciare l'altra. Oliviero Web (per citarne uno) usa zanox per tracciare le activity dei publisher da Tradedoubler. La fiera dei cookie.

Politiche di cookie competition e sistemi di deduplica dovrebbero essere il core delle nostre discussioni quando si parla di cancellazioni... mentre si finisce sempre a parlare di cancellazioni assurde, immotivate e spesso con gravi sospetti di frode. Nessun problema tecnico quindi, solo volontà umana di chi ci sta dietro.

Se non ci si raddrizza un po', qui si abbandona la nave. E sono decine di milioni di euro all'anno di fatturato che le piattaforme non vedranno più.

Aggiungo una considerazione: sempre allo IAB la cosa che si nota di più negli stand degli advertiser (intendo le agenzie che vendono spazi pubblicitari sui propri network "di qualità" e che decantano tanto il "performance") sono i numeri: xxxxxxxxxxxxx impressions al mese! xxxxxxxxxx click al mese! xxxxxxxxxxx lead al mese!
Mai uno, ma dico uno, che scriva xxxxxxxxxx€ di fatturato procurato ai clienti al mese. Che è l'unico vero e tangibile risultato che tutti i clienti vogliono al 99%. Volume. Soldi.

Perchè?

Perché nella maggior parte dei casi la "qualità di performance" di quei circuiti è pari a zero. Tante impressions, tanti click e tanti lead (mica poi tanti in realtà)... ma pochissimi vere persone interessate ad acquistare qualcosa o a far action che abbiano un "costo". L'unico volume di denaro che muovono gli adver sono i soldi che incassano da clienti che comprano cpm, cpc e anche cpl.
Questo non lo dico io, ho dati precisi che dimostrano quanto non "performi" il traffico proveniente da questi network e, soprattutto, lo dice chi lavora con network di qualità, che porta risultati e che è stufo di usare il click come metro di misura per il performance. Perché nel suo caso i click sono oro a confronto degli altri. ma non potrà mai mettersi sul mercato con il reale loro prezzo.

La mia paura è che TD e Zanox stiano incanalandosi (non credo loro malgrado) in ragionamenti di questo tipo, credendo che le cose possano restare così. Ma non sanno che rischiano di perdere il vero motore di tutto. Il performance. Il pps in particolare. Gli affiliati che generano medi e grandi volumi.

Facile portare i risultati a cpc o cpm quando hai dietro publisher che paghi a performance. Ma se perdi quelli.. ciao ciao..

Chi mi pagherebbe 10€ a click? Eppure è quanto vale il mio click per un merchant. SOlo che i miei 10€ vengono sbriciolati dalle piattaforme in centinaia di click.

ciao
 
Riferimento: lastminuteclick e Tradedoubler: la vergogna delle affiliazioni

@indiana2

certo che c'è differenza tra sale e lead...ed è certo che è il merchant a decidere cosa remunerare al publisher. Il punto è che come accennato in altro post a proposito della qualità del traffico, performance etc...(condivido pienamente l'ultima parte del tuo post)
tentativi fatti remunerando i lead sia su newsletter che su richieste di prenotazioni sono stati a dir poco fallimentari. Queste cose quindi te le puoi aspettare solo sa aziende che non stanno li a guardare le performance (e c'è ne più di una in italia nel travel che chiudono puntualmente i bilanci in perdita per diversi milioni) ma non potrai mai vederlo da aziende "finanziariamente sane".

per il resto il cpc e cpm sono delle "rapine" che network e/o grossi portali (i più grandi d'italia) fanno quotidianamente...e parlo "purtroppo" per esperienza diretta...
per cui non vedo sinceramente un futuro roseo dei network a meno che qualcuno non si prenda la briga di farne uno fatto solo da publisher selezionati e targettizzati e che dimensioni l'investimento per il merchant che possa realmente portare dei ROI.

dimenticavo...posso assicurarti che, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, non ci sono accordi sotto banco per fregare i publisher; è semplicemente un sistema (i network) che "non funziona" ne per i publisher ne per i merchant.
esistono sicuramente strumenti molto più efficaci per fare lead, sale o brand aw. (vedi remarketing e rete display google)
ciao
 
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@baldax
concordo pienamente sul fatto che sia il modello di funzionamento a creare problemi e generare distorsioni.

E' noto ai network che in genere su un programma sono pochissimi i publisher che portano sale e lead valide.

Ma ci sono due cose sulle quali non mi hai risposto:

1. Perché non avete fatto pulizia dei publisher che portavano lead fasulle o di scarsa qualità.

2. Perché non siete passati ad un sistema a lead cancellando i lead non validi, come è previsto per le sale.

Vedi, la sensazione, è che il programma abbia pagato le commissioni sulle sale, ma abbia nello stesso tempo raccolto lead che magari in buona parte non sono validi, ma che in qualche caso sono di clienti che magari oggi non hanno comprato e che potrebbero comprare più avanti da voi se ricontattati con offerte migliori o più affini alle loro esigenze.

In questo senso potevi gestire la campagna a lead e non a sale.
A lead significa che se il cliente è reale il lead è valido anche se non acquista.

Ciao
John24
 
Riferimento: lastminuteclick e Tradedoubler: la vergogna delle affiliazioni

@John24
ne avevo parlato un un post precedente ma non so se in risposta a te...
in ogni caso:
1. facevamo pulizia assolutamente dei publisher che generavano lead e/o sale violando le policy (ed erano la maggior parte di ciò che arrivava) ma poi venivano riproposti o in fattura dopo un paio di mesi o subito riciclati con altri siti che per lo più si occupavano solo di adv online.
2. abbiamo fatto dei tentativi prima sui lead per le richieste di preventivo con risultati disastrosi;
abbiamo poi tentato per diversi mesi a remunerare i lead sulle iscrizioni alla newsletter con tutti i circuiti td, zanox e clickpoint;
risultato? ecco uno solo per esempio
c'è stato un publisher (un sito non di adv online) che in 2 settimane ha generato circa 3500 lead con double optin;
peccato che le newsletter inviate su questo gruppo avevano un tasso di apertura dello 0,4% nel mese di "luglio" contro il 20% di media, che in luglio arriva al 28%
Questo è solo uno dei casi, ma ce ne sono tanti altri simili (magari con numeri minori) ma con le stesse performance.
Se poi vuoi sapere anche il risultato sul retargeting o remunerazione post view allora riassumo il tutto dicendo che i network sono da "denuncia"
ciao
 
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@indiana2

...
per il resto il cpc e cpm sono delle "rapine" che network e/o grossi portali (i più grandi d'italia) fanno quotidianamente...e parlo "purtroppo" per esperienza diretta...
per cui non vedo sinceramente un futuro roseo dei network a meno che qualcuno non si prenda la briga di farne uno fatto solo da publisher selezionati e targettizzati e che dimensioni l'investimento per il merchant che possa realmente portare dei ROI.


Il problema sta qui.
I network fanno schifo? Non usateli. I publisher a performance non rendono? Ottimizzate le campagne sui pochi che rendono.
Non esiste che un merchant, visto che il 99% dei network non porta risultato e che è rimasto scottato con i lead, di inventa un sistema in cui lui vince sempre, in accordo con la piattaforma. Sui 99% dei siti che comunque non porterebbero risultati, resta quell'1% che fa il 90% dei volumi reali, concreti in Italia. E che è il vero motore di tutto il sistema. E al quale state spalando merda in faccia.

Io sono un publisher, ma sono in grado di pensare come un merchant:

1 - Provo cpm su network A, B, C --> non funziona (traffico farlocco)
2 - Provo cpc su netowrk A, B, C --> non funziona (traffico farlocco)
3 - Provo cpl su network A, B, C ---> non funziona (lead fasulli)
4 - Provo affiliation a performance con revenue a provvigione. Rischio minimo e massimo risultato. Pago tanto ma ricevo tanto.

A questo punto quello che ha fatto lastimunteclick è:

5a - "visto che ho preso delle inchiappettate con i blasonati newtork display (perché il mio staff/agenzia di marketing non sa un piffero di performance), con le affiliazioni faccio in modo che mi renda senza rischio. Un bel ppl ma fatto in modo che sembri un pps ai publisher. Pago 1 vendita ogni 10 portate (e lo scrivo pure nella mia scheda), col trucchetto del "preventivo" e della finalizzazione al telefono o altre porcate. L'affiliazione la convinco (visto che sono un nuovo cliente) tanto so che anche il loro network mi farà tanti click inutili come gli altri. Ma lì in mezzo qualcosa prendo. E non mi curo nemmeno di sapere chi e come mi porta lead/vendite validi... mi costa fatica e poi non devo ottimizzare nulla. Soldi facili"

Quello che un'azienda sana e seria che vuole lavorare e durare sul web dovrebbe fare è:

5b - Parto con un'affiliazione a peformance, fidandomi di ciò che mi dicono gli account delle piatatforme e stabilendo un pps interessante.

6b - Tengo monitorato per qualche mese quello che accade, studio i publisher più performanti. Chi mi porta click? Vendite? Lead? Sono buoni? Quanti lead diventano vendite? Quanto mi costano le vendite? Il mio ROI?

7b - Seleziono i publisher validi e potenzialmente migliorabili e faccio politica di ottimizzazione su questi, del mio brand, dei miei prodotti e della mia reputation. I publisher NON SONO DI PROPRIETA' DELLA PIATTAFORMA sono entità esterne, SOLO PARTNER della piattaforma che usano i suoi strumenti ma che ragionano e agiscono in modo indipendente. Devo curarli, assisterli, farmi consigliare da loro perché io sono un merchant che sa tutto del mio prodotto ma sono umile ed ignorante di performance e web, e posso imparare molto sul popolo che acquista su web dai publisher, almeno quelli che mi dimostrano che portano risultati.

8b - Tutti gli anelli della catena guadagnano e vissero felici e contenti

Troppo difficile il punto 6b. il 90% dei merchant non è in grado di eseguirlo. Ecco perché nella mia vita di publisher ho incontrato solo una manciata di merchant che davver sa cosa vuol dire performance e marketing. E sono quelli che fanno volumi astronomici (e che stanno mangiando viva la concorrenza).
 
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