L'assenza di concorrenza tra i network

John24

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Oggi ore 10:42, TradeDoubler invia un'email dove segnala le nuove commissioni per il programma Betfair:

4 Euro PPL (registrazione al sito) + 33 Euro PPS (deposito)

sempre oggi alle ore 12:44, arriva la stesse segnalazione da parte di Zanox sul cambio delle tariffe del programma:

4 Euro PPL (registrazione al sito) + 33 Euro PPS (deposito)

Io posso capire che sia il merchant ad aver cambiato la sua politica in entrambi i casi, ma come è possibile questo allineamento praticamente instantaneo dei due principali network?

Come è possibile che tutti i programmi in comune tra i due abbiano non solo le stesse commissioni ma anche lo stesso piano commissionale?

Ammesso che il merchant paghi ad entrambi i network la stessa cifra per un cliente o un lead, a chi conviene questa assenza di concorrenza?
A tutti gli effetti questa situazione è descrivibile in economia come un "cartello", cosa peraltro vietata dalle leggi europee.

Io non ho dubbi che il merchant paghi la stessa cifra ad entrambi i network, ma i network possono applicare margini differenti su queste commissioni e ottenere come risultato commissioni diverse per i publisher.

Se questo non avviene alla fine il danno, è solo per i publisher.

Ciao
John24
 

gianly

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

Da Wikipedia: In economia, un cartello è un accordo tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio per porre in essere delle misure che tendono a limitare la concorrenza sul proprio mercato, impegnandosi a fissarne alcuni parametri quali le condizioni di vendita, il livello dei prezzi, l'entità della produzione, le zone di distribuzione, ecc.

Direi che calza a pennello....
 

Marco Internet

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

In linea di massima è vero, ma non sempre è così.

Ad esempio Edreams sui voli aerei su Tradedoubler paga 0,02 euro per ogni click e 10 euro per ogni vendita. Mentre Zanox paga 12€ per la sola vendita.

Quale conviene fra i due? dipende dal Cr.

Se hai un Cr superiore all'1% conviene Zanox, se è inferiore Tradedoubler.

E' scontato che entrambi applicano la stessa tariffa se utilizzano lo stesso criterio. Ma se il programma si ingegnasse a creare forme di remunerazione diversificate, sicuramente lato publisher si avrebbero alternative interessanti.
 

GIANBEL ITALIA

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

L'assenza di concorrenza è il terreno fertile su cui promuovere un low cost.

La successiva buona reputazione e l'inserimento di concorrenza poi, abbatterà il format del low cost, e permetterà di vendere al giusto prezzo.
 

Domini

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Io posso capire che sia il merchant ad aver cambiato la sua politica in entrambi i casi, ma come è possibile questo allineamento praticamente instantaneo dei due principali network?

Gli bastano 2 email, una per account manager su ogni network e il cambio e' pressoche' istantaneo.

Come è possibile che tutti i programmi in comune tra i due abbiano non solo le stesse commissioni ma anche lo stesso piano commissionale?

Molte volte, e' richiesto da parte dei network di concedere, su contratto, una commissione che non sia inferiore rispetto ad altri network (ecco perche direi che nell'85% dei casi hanno stessa commissione di base su entrambi i network). C'e' da dire che questo accade anche all'estero pero'.

Ammesso che il merchant paghi ad entrambi i network la stessa cifra per un cliente o un lead, a chi conviene questa assenza di concorrenza?

A tutti, tranne che ai publisher (tanto per cambiare)

A tutti gli effetti questa situazione è descrivibile in economia come un "cartello", cosa peraltro vietata dalle leggi europee.

Non direi si tratti di cartello in questo caso.

...ma i network possono applicare margini differenti su queste commissioni e ottenere come risultato commissioni diverse per i publisher.

Non ne vedrei la convenienza se fossi un network in un mercato dove di fatto dominano in 2.
 

mad4social

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

A tutti gli effetti questa situazione è descrivibile in economia come un "cartello", cosa peraltro vietata dalle leggi europee.

Ti sei risposto da solo.
Si tratta di un cartello a tutti gli effetti.
 

investor6

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

Scusate se dico la mia e voglio fare la parte del diavolo. Poi potete proseguire la discussione come volete.
In dottrina come in giurisprudenza, se ormai è pacifico che il trust è illecito in quasi tutte le sue accezioni (art. 81 Trattato Ce e L. 287/90) non è assolutamente detto che questa ora descritta sia realmente illecita.
Avete mai sentito di "prezzi imposti"? Si tratta de fenomeno altrimenti conosciuto come resale price maintenance. Se tempo fa un ribasso del prezzo da quello consigliato era illecita e socialmente riprovevole, ora è prassi consolidata in giurisprudenza che sia una pratica lecita e valida fino a che non si verifichi il fenomeno del free riding.
La dottrina prevalente ritiene che le clausole contrattuali che limitano il prezzo di vendita siano ancora lecite se queste non sono totalmente rigide ma in parte derogabili (parlo del "prezzo consigliato").
In questo caso è considerato concorrenzialmente illecito offrire prodotti di marca a prezzi ribassati al solo scopo di attrarre clientela e, dunque, a soli scopi pubblicitari, determinando una perdita di immagine del prodotto di marca rispetto al target dei consumatori abituali e arrecando pregiudizio alle imprese concorrenti. Fortemente avvertita dai produttori è, dunque, l'esigenza di tutelare l'immagine dei propri prodotti e di impedirne la volgarizzazione attraverso accordi contrattuali che prevedono a carico dei distributori obblighi comportamentali nella vendita dei propri prodotti.
Chi vi dice che il merchant non ha stabilito un prezzo consigliato alla piattaforma di advertising al fine di non volgarizzare il suo marchio attraverso una pubblicizzazione troppo spinta e in base a questo la piattaforma di advertising si è adeguata al prezzo consigliato per non doversi giustificare giudizialmente che ha abbassato troppo il suo guadagno solo per fini promozionali? Inoltre qualsiasi impresa deve operare all'interno del dettato dell'art.2598.3 c.c.
L'economia e la legge sono cose complicate.
 

John24

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

Ciao investor6,
ho avuto modo di chiedere lumi sulla cosa sia ad un merchant sia ad un network.
Il merchant mi ha detto che, non volendo entrare nel merito della qualità delle piattaforme, e volendo lasciare la scelta ai publisher, avevano imposto una commissione identica sui due network principali.
Questo da un certo punto di vista è simile al concetto che hai scritto e la ritengo una politica ammissibili.

Il network invece (ma la domanda era generale su tutti i programmi) mi aveva spiegato che monitorano costantemente le commissioni offerte dal network "rivale" e si allineano in modo da evitare una guerra sui publisher.
Questo invece, a mio parere, significa fare cartello.

Ciao
John24
 

Domini

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Re: Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

Il network invece (ma la domanda era generale su tutti i programmi) mi aveva spiegato che monitorano costantemente le commissioni offerte dal network "rivale" e si allineano in modo da evitare una guerra sui publisher.
Questo invece, a mio parere, significa fare cartello.

Secondo me no.
Mettendoti nei panni di un merchant, perche' dovresti offrire di piu' su un network rispetto ad un altro, quando in realta' puoi offrire a tutti la stessa cifra mantenendo la pace?

Quello che a te merchant fa gola sono gli affiliati di TD e quelli di Zanox, e cosi' via.

Io non mi impunterei su queste cose onestamente...

Piuttosto educherei gli affiliati, iniziando da questo forum, a non promuovere e boicottare quei merchant che per LORO iniziativa (non certo dei network), pagano una miseria (lead sui mutui a 4€ ???).
Chi li promuove ha dei seri problemi.
 

John24

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

Grazie Domini,
forse mi sono spiegato male, è corretto e credo che sia normale che un merchant paghi per lo stesso servizio indipendentemente dal network al quale si rivolge la stessa cifra.
Quello che non è normale è che poi i network offrano la stessa cifra ai publisher.
E' questo il punto ed è qui che si fa cartello a mio parere.

Se non ci fosse questa sorta di accordo o di monitoraggio continuo, avresti molte più campagne con commissioni diverse.
La logica vorrebbe che un network cercasse, e un modo sono le commissioni più alte, di attirare più publisher rispetto al network concorrente.

Sull'altro discorso concordo, ma anche lì credo che il problema sia sempre legato alla concorrenza o ai costi che questi network impongono ai merchant, o ai passaggi (troppi) tra l'azienda e il publisher, che fanno ridurre la commissione.

Sul PPL poi, spesso le commissioni sono tenute volutamente basse con un calcolo statistico sul numero di cancellazioni che viene fatto.
Il PPL dovrebbe essere concesso dai network solo quando non sia possibile fare un PPS.

Ciao e grazie!
John24
 

Mark_In

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Io penso che i due circuiti adottino una semplice strategia commerciale, dove il prezzo è imposto dal merchant senza valutare le singole piattaforme e il fatturato singolo.
Questa è una scelta anticoncorrenziale, se Zanox offre 5 e tradedoubler offre anche 5 il publisher chi sceglie tra i due? È esattamente un cartello :thumbup:

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Domini

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Il produttore di pasta che vende gli spaghetti praticamente allo stesso prezzo in tutti i supermercati della zona fissa il prezzo. Ergo anche i supermercati fanno cartello? Non direi.
 
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Mark_In

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Ci sono solo due network che distribuiscono questa pasta, il prezzo è imposto dal produttore (ma non è detto) e copre tutto il territorio nazionale.
Vuoi dire che è un cartello tra le due piattaforme? È tutto possibile.

Se trovi della pasta di diversi produttori agli stessi prezzi anche questo è un cartello.

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Domini

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@Mark_In

Io sostengo che non c'e' un cartello da parte dei network, che comunque e' un termine che si rivolge alla concorrenza e non certo ai prezzi.

Come scritto giustamente su wikipedia, un cartello e' principalmente quando si cerca di impedire l'ingresso dei concorrenti, ma vi faccio notare che in Italia c'e' PublicIdees che sta avanzando, e forse qualche altro.

Chiunque puo' entrare nel settore avendo i mezzi.

In ogni caso come dicevo all'inizio io non mi impunterei su queste cose.

Capisco la frustrazione dell'OP (John24), non conosco il merchant in questione ma penso che forse prima pagasse di piu' e invece ha allineato le commissioni (ovviamente alla cifra bassa) su tutti i due network (giusto?).

A quel punto la critica va al merchant...
 

John24

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Riferimento: L'assenza di concorrenza tra i network

@Domini
il caso del merchant che ho riportato e con il quale avevo contatti quasi tutti i giorni, aveva aperto su un network e dopo mesi ha aperto anche sull'altro, per poi dopo un anno chiudere entrambi i programmi.
Ha aperto sul secondo perché il primo aveva una gestione manuale dei tracciamenti, in pratica era il merchant a tracciare e a inviare al network ogni giorno un file da importare.
Il primo network lo importava manualmente e spesso si dimenticavano di farlo (per questo avevo contatti quasi giornalieri con il merchant), il secondo network invece implementò un sistema automatico di import del file.
Io mi trasferii sul secondo solo per non dover perdere tempo a segnalare i mancati import.

In questo caso, se vuoi, la concorrenza c'era pur a parità di commissione, in quanto il servizio era diverso per il publisher, e la scelta del merchant è stata quella di fissare una commissione identica tra i due network per i publisher proprio perché voleva lasciare libertà di scelta non sapendo valutare a priori quale dei due network era il migliore.
Questo però non significa che pagasse lo stesso importo ai network, solo che la commissioni ai publisher era la stessa.

Caso molto diverso è quello del network che allinea le sue commissioni a quelle del network "rivale", se c'è la possibilità di fare questo allineamento, significa che margini di manovra a favore del publisher ci sarebbero e quindi anche la possibilità di offrire commissioni maggiori su un network rispetto all'altro.
E' praticamente impossibile che due società diverse abbiano gli stessi costi a livello di "produzione", quindi il fatto che l'offerte ai merchant siano allineate è l'indicatore di una scelta di opportunità, se vuoi volta anche ad escludere i concorrenti, e comunque a non farsi la guerra.

Se ci fosse reale concorrenza ne avrebbero da guadagnare merchant e publisher.
E sicuramente come publisher vedresti commissioni più alte.

Ciao
John24
 

Domini

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Come cercavo di spiegarti questo allineamento non e' dovuto dal network ma dal merchant (Betfair). Sono quasi sicuro che sia stato Betfair ad allineare le commissioni.

Che poi quel lead da 4€ gli costa in realta' 5€ su zanox o €6 su TD questo e' un altro discorso.

Ne' aspettati che i network rinuncino alla loro parte di commissione per offrirti una commissione maggiore rispetto all'altro network.

E' anche vero che a volte capita che i merchant offrano commissioni diverse sui vari network ma di solito tendono ad allinearsi sugli stessi valori.
 
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