Lavorare in regola su internet è un sogno di tutti, ma nel momento di effettuare la fatidica scelta se buttarsi o no sorgono diverse domande. Una di queste è: come mi metto in regola?
Attualmente per le professioni informatiche e per le attività di servizi è possibile scegliere se aprire una Partita Iva come libero professionista (web developer, domainer, blogger ec...) oppure come ditta individualeartigiana.
Iniziamo a dare dei chiarimenti:
1. Regime dei contribuenti minimi
Se prevedi di guadagnare meno di 30.000 euro lordi all'anno (ma puoi sforare questa cifra fino a 45.000€ pur rimanendo nel regime dei minimi), ti conviene in ogni caso scegliere il cosiddetto regime di "contribuenti minimi" (sopra tali cifre la questione perciò si complica poichè non puoi accedere a tale regime, c'è la questione degli studi di settore che modifica l'imposizione fiscale, e in più c'è l'IVA).2. Differenza tra libero professionista e ditta individuale
- Di tasse paghi il 20% sull'imponibile, e i calcoli da fare sono quindi più semplici.
- I prezzi che farai saranno esenti IVA (senza IVA).
- Non dovrai tenere libri contabili: l'unica cosa da conservare sono le fatture.
La scelta tra libero professionista e ditta individuale artigiana non riguarda tanto le tasse (se scegli il regime dei contribuenti minimi, in entrambi i casi pagherai comunque il 20%), bensì i contributi previdenziali:
A) Nel caso del libero professionista paghi il 26,72% sul guadagno lordo annuale.
B) Nel caso della ditta artigiana, invece, fino ai circa 14.200 euro lordi annuali paghi circa 2'800 euro, per quanto eccede la cifra euro paghi il 20%.
Le soglie sono riferite all'anno 2009 (ogni anno vengono rinegoziate in peggio) ed è comunque meglio chiedere conferma a un commercialista di eventuali cambi e determinazioni più precise.
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Esempio concreto ipotizzando di guadagnare 15000 euro all'anno:
Libero professionista
15'000 euro (guadagno lordo annuale) - 26,72% (contributi previdenziali) = 10992 euro (imponibile). Ai 10992 euro andrà tolto il 20% di tasse (10992 - 20% = 8793 euro netti).
Ditta individuale artigiana
Fino ai 14.200 euro paghi un fisso di 2800 euro di contributi previdenziali; e sugli 800 euro restanti (15.000 - 14.200) paghi il 20%.
15'000 euro - 2800 euro - 160 euro = 12040 euro (imponibile). Dall'imponibile di 12040 euro va tolto infine il 20% di tasse e l'INAIL (circa 100 euro annui).
In tasca ti rimangono: 9532 euro circa.
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Ipotizzando quindi un guadagno di circa 15.000 euro lordi, anche aderendo al regime dei contribuenti minimi, come ditta individuale pagheresti di più in contributi previdenziali. Perciò affinché convenga scegliere la ditta individuale anziché il libero professionista, è necessario guadagnare più di circa 15'000 euro.
Il "problema" per gli artigiani (ma anche il vantaggio se si guadagna più di 15'000) è proprio data dal fatto che fino a 13.800 euro si paga un fisso di 3'800 euro: perciò se per esempio guadagni 8.000 euro all'anno anziché 13.800, paghi comunque 3.800 euro di contributi previdenziali.
In ogni caso una volta essere artigiano conveniva di più, poiché le soglie erano più vantaggiose. Oggi invece anche guadagnando più di 15'000 euro lordi annuali, la differenza tra le due modalità non è molto significativa, mentre è ancora abbastanza decisiva qualora si guadagni meno: nel qual caso conviene il libero professionista (ma di poco).
Se decidi di essere libero professionista devi:
- aprire la partita IVA
- iscriverti alla gestione separata dell'INPS
Se decidi di aprire una ditta individuale con attività PREVALENTE quella di SVILUPPO SITI WEB:
- aprire la partita IVA
- iscriverti al registro delle imprese
- iscriverti all'albo artigiani
- iscriverti all'INPS artigiani
- iscriverti all'INAIL
Se decidi di aprire la ditta individuale con attività PREVALENTE invece quella di CONSULENTE:
- aprire la partita IVA
- iscriverti al registro delle imprese
- iscrizione INPS commercianti (settore: terziario)
Cose che puoi far fare tutte dal commercialista, ovviamente.
3.Il commercialista
In entrambi i casi, metti sempre in conto anche xxx euro annuali di commercialista (a seconda se fai fare solo la dichiarazione dei redditi o tutta la contabilità). Il colloquio iniziale per decidere cosa fare e per calcolare quanto si dovrà spendere di norma è gratuito.
4.I codici
Se scegli la ditta individuale. Ad esempio:
- 62.03.00 Gestione di strutture e apparecchiature informatiche hardware - housing (esclusa la riparazione)
- 62.09.09 Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie dell'informatica nca
- 63.11.30 Housing e fornitura di servizi applicativi (ASP)
- 74.10.21 Attività dei disegnatori grafici di pagine web
- 63.12.00 Portali Web
- 62.01.0 Produzione di software non connesso all’edizione: tale codice contiene tutto ciò che serve per l'attività di webmaster e/o di produttore software, considerando anche che con il termine "personalizzazione di software per adattarlo alle esigenze del cliente" si potrebbe anche intendere ad esempio la personalizzazione di un CMS opensource, pratica che sta andando tanto di moda nel mondo webmaster.
- 62.02.0 Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
Se lo desideri, puoi scegliere anche più di un codice: non c'è limite al numero di codici che possono essere indicati. Una di esse però deve essere indicata come l'attività "prevalente", ossia quella che nell'attività procura la maggior parte dei guadagni.
Puoi vedere tutti i codici Ateco: Agenzia delle Entrate - Classificazione delle attività economiche (ATECO)
Consultati con un commercialista prima di fare una scelta
Camera di commercio
Riguardo la Camera di Commercio, la ditta individuale artigiana deve iscriversi, si occuperà di ciò il commercialista, comunque.
5.Lavorare per enti pubblici
Qualunque sia la tua scelta, tieni conto infine di un particolare che può essere discriminante: se prevedi di avere come clienti anche Enti pubblici e non sei laureato, devi necessariamente scegliere la ditta individuale artigiana (questo perché la Finanziaria 2008 ha introdotto l'obbligo di possesso della laurea per chi lavora con le pubbliche amministrazioni: obbligo che si applica alle "persone" - e quindi ai liberi professionisti - ma ovviamente non alle "aziende" che sono ditte individuali ).
Aggiornamento a cura dell'utente sancora
Fatemi sapere se ho commesso errori (visto che non sono un Ragioniere o un Commercialista, io vedo le questioni fiscali solo dal punto di vista del diritto) o non sono stato chiaro.La legge 69/2009 recante “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, nonché in materia di processo civile”, collegato alla Finanziaria 2009 , per lavori informatici e altri , fa decadere l'obbligo della laurea per le consulenze nella P.A.
L’art. 22 comma 2 risolve la questione, inserita nella finanziaria 2007, secondo cui nessun professionista senza laurea operante nel campo informatico poteva erogare servizi di consulenza, formazione, ecc.
Chiedete pure ai nostri esperti certificati. Vi saranno d'aiuto più di me!
EDIT: 25/05/2012
Aggiornamento nuovo regime dei contribuenti minimi in vigore da gennaio 2012
Tetto massimo fatturato: invariato rispetto alla normativa precedente (30 mila euro di reddito + 15 mila euro di beni strumentali).
Durata del regime: 5 anni o fino al compimento dei 35 anni di età.
Novità:
1. Aliquota IRPEF 5% (include IRAP, IVA e addizionali regionali)
2. Non si applica in fattura nessuna Ritenuta d'Acconto.
Aggiornamento Contributi INPS Artigiani e Commercianti in vigore da gennaio 2012
Artigiani
Contributo Fisso Annuo 3.187,53 euro
Minimale: 14.930,00 euro
Aliquota: 21,30%
Eccedente: 44.204,00 euro
Aliquota: 22,30%
Commercianti
Contributo Fisso Annuo 3.200,96 euro
Minimale: 14.930,00 euro
Aliquota: 21,39%
Eccedente: 44.204,00 euro
Aliquota: 22,39%
Aggiornamento Contributi INPS iscritti alla Gestione Separata in vigore da gennaio 2012
Soggetti iscritti ad altra gestione previdenziale
Aliquota 18%
Soggetti non iscritti ad altra gestione previdenziale
Aliquota 27,72%