Tradedoubler ha reso pubblico, un po’ in sordina, il "deny rate" di uno dei programmi di affiliazione che ha in gestione. Questo valore è molto utile perchè rappresenta il tasso di cancellazione delle conversioni generate dagli affiliati. Che sia il primo passo verso un mercato delle affiliazioni più maturo?
Entrando nella scheda del programma Lastminute.com si legge:
Deny rate 17.8%*
* il deny rate indica il tasso di cancellazione medio commissionale per ordini stornati successivamente dal cliente per diversi motivi (duplicazione, ordine annullato dal cliente, etc). E’ un valore orientativo!
Secondo indiscrezioni questo valore verrà presto reso pubblico anche in merito ad altri merchant. Spero proprio che dalle "indiscrezioni" si passi ai fatti al più presto. Se tutti gli affiliati iniziassero a pretendere di conoscere questo dato prima di aderire ad un affiliazione, anche tutti gli altri merchant e gli altri network (Zanox, Clickpoint, ecc.) sarabbero "costretti" ad intraprendere la strada aperta da Lastminute.com/Tradedoubler.
Perchè è importante conoscere il deny rate?
Purtroppo il numero di conversioni (lead o vendite che siano) prima tracciate e poi annullate è in certi casi troppo elevato per non tenerne conto durante la scelta delle affiliazioni da utilizzare. Non c’è niente di più fastiodioso che guadagnare del denaro per poi vederlo scomparire prima ancora di averlo ricevuto. :) Ho già parlato di questo argomento nel post "Affiliazioni e il mistero delle vendite annullate" che ti invito a rileggere.
Alcune volte il deny rate raggiunge il 40%… Se veramente ogni merchant sarà costretto dal network di affiliazione a comunicare pubblicamente un dato (eventualmente) così negativo, forse avremmo un primo dato oggettivo a tutela degli affiliati e a sfavore dei merchant meno virtuosi. In un mercato delle affiliazioni più maturo, i network di affiliazione, facendo da intermediari, dovrebbero tutelare entrambe le parti (merchant e affiliati) e non solo i merchant.
Ma qual è un tasso di cancellazione ordini "normale" per un sito ecommerce?
Questo tema sarà trattato in uno dei prossimi post in cui approfondirò l’argomento con il contributo di un esperto del settore.