Simply ha stretto un accordo con Libero.it per la vendita delle campagne pubblicitarie sul proprio network. Cosa cambia per i publisher? In che modo i publisher possono sfruttare questa novità per guadagnare di più?
Lo scorso venerdì Dada ha organizzato un incontro a Firenze con una trentina di publisher italiani per presentare il network pubblicitario Simply, lo staff di persone che si occupa del progetto e l’importante novità dell’accordo con Libero. L’incontro tra lo staff di Simply ed i publisher è iniziato giovedì sera con un’ottima cena al Bistrot da Gilda ed è proseguito prima per le vie di Firenze e poi il venerdì mattina presso la coloratissima (vedi foto) sede fiorentina di Dada. Personalmente ritengo che questi eventi siano molto utili: spesso chi lavora sul web comunica prevalentemente tramite email ed altri strumenti digitali che fanno perdere molte delle opportunità che nascono solo quando ci si incontra – anche informalmente – di persona.
L’accordo tra Simply e Libero prevede che la forza vendita di quest’ultimo si occupi anche della ricerca di inserzionisti per il network di Simply. Questa non è una novità da poco perchè, considerando la forza commerciale di Libero (che è una delle realtà più importanti in Italia in quanto a raccolta pubblicitaria online), è probabile che il beneficio che ne trarranno i publisher iscritti a Simply sia notevole. La collaborazione tra le parti è win-win-win: i publisher ottengono maggiori guadagni, Libero amplia la propria offerta commerciale e Simply aumenta la propria raccolta pubblicitaria.
Cosa possono fare i publisher per ottenere il massimo beneficio da questa novità?
I publisher, dopo essersi iscritti a Simply, possono incrementare i propri guadagni integrando nei propri siti web i formati banner più frequentemente utilizzati dagli inserzionisti cioè 728×90, 160×600, 468×60 e 350×250. E’ emerso, infatti, che a volte sui siti dei publisher non possono venir pianificate delle campagne pubblicitarie ben pagate solo perchè gli inserzioni hanno scelto di utilizzare dei formati diversi da quelli previsti dai publisher. Un secondo fattore importante è la posizione dei banner: devono essere ben visibili per ottenere il maggior numero di click e per consentire la pianificazione delle campagne video (occupano il formato 300×250 e vengono pagate sempre in funzione del numero di visualizzazioni – CPM). Gli ultimi fattori rilevanti sono banalmente la qualità del sito e la quantità di traffico, ma su questo c’è ben poco da aggiungere.
Concludo ringraziando lo staff di Dada per avermi invitato come rappresentante di alVerde (N.B. quasi tutti i publisher partecipanti, pur di farmi un piacere, hanno detto di conoscere alVerde e il relativo forum! :D Grazie. ).

Informazioni sull'autore
Paolo Moro, pioniere dell'affiliate marketing dal 2001, esperto SEO ed appassionato di finanza personale, vanta oltre 20 anni di esperienza come freelancer digitale. Fondatore di una startup web e presidente di due associazioni no-profit, Paolo combina competenze tecniche e manageriali. Nei suoi articoli offre approfondimenti su affiliate marketing, finanza personale e soluzioni finanziarie B2B, basati sulla sua pluriennale esperienza nel settore digitale.