Quali sono i settori ideali con cui guadagnare online?

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Molti guardano al web come la nuova miniera d’oro, dove poter guadagnare chissà quali cifre. Siamo attorniati da esempi di persone che “ce l’hanno fatta”: questi personaggi della rete proposti online come esempi sono solitamente dei casi di successo eclatanti, delle “mosche bianche” difficilmente replicabili.

Si veda il caso di Chiara Ferragni, capace di trasformarsi da blogger che pubblicava i propri outfit ad imprenditrice a capo di un’azienda da 15 milioni di euro l’anno di fatturato.

Questi casi di studio sono fuorvianti e accecano chi vuole lavorare con il web, perché propongono modelli inaccessibili. Il web, semmai, è fatto da tanti lavoratori “silenziosi”, che non collezionano cifre milionarie ma che sono in grado di ricavare guadagni discreti commisurati ad investimenti ragionati, in nicchie profittevoli.

Ciò solitamente si traduce in un sito web specifico (o anche canale Social) che offre informazioni su un determinato argomento, catalizzando visite di utenti interessati e guadagnando con pubblicità online, affiliate marketing o anche con rivendita di prodotti e servizi (o consulenze).

Il vero mantra dovrebbe essere quindi “come trovare le nicchie profittevoli”. Come fare per trovarle? Cosa bisogna fare, una volta individuata una nicchia di interesse?

Oggi voglio proprio concentrarmi sulla primissima domanda, il primo step, ossia “come trovare le nicchie di argomenti profittevoli”, con un livello di concorrenza per lo meno affrontabile, senza dover disporre di chissà quali budget da investire.

Trovare un argomento di nicchia con cui guadagnare online

Una volta ipotizzato un argomento sul quale vi sentite pronti a produrre contenuti online, si può passare alla fase di “stress” dell’argomento stesso. Lungo questi 6 punti:

1. Individuare una tipologia di utenti specifica

Per trovare l’argomento vincente occorre partire dal target di persone di questo argomento di nicchia. Più il target di persone è specifico (e sufficientemente ampio), più ci sono possibilità di guadagno concrete.

Le domande chiave da porsi quando si parla di target sono 4:

  1. Chi sono?
  2. Cosa vogliono, cosa cercano online, che desideri e bisogni (informativi) hanno?
  3. Che cosa odiano? Tradotto: cosa dà loro fastidio?
  4. Dove si trovano online? (che siti e forum frequentano?)

2. Identificare i problemi di questa audience di utenti

Si tratta di un focus sul punto 2. del precedente step. E’ un passaggio centrale che richiede anche molto tempo. Un modo per andare in profondità prevede:

  • Analizzare i siti web esistenti sull’argomento dove questo target di persone esprime i propri pareri sull’acquisto di prodotti e servizi. In sostanza: bisogna leggere recensioni e opinioni, per capire cosa questi utenti vogliono, cosa cercano e dove ci sono dei gap (informativi, di prodotto, di servizio).
  • Osservare fan e follower Social dei siti web esistenti per cercare di capire che tipi di consumatori sono, quali altri interessi hanno. Se fosse possibile, si potrebbe anche porre qualche domanda a queste persone. Molti non vi risponderanno, qualcuno si…

Per svolgere bene questi 2 punti, un buon riferimento è costituito dai forum specifici dove le persone si confrontano e ricercano informazioni (anche forum generalisti come Yahoo Answers o Quora).

3. Misurare la dimensione della nicchia individuata

C’è traffico sufficiente su Google? E su Amazon o Facebook? Google può essere un buon banco di prova: sul Keyword Planner di Google Adwords (su “Strumenti” – “Strumenti di pianificazione delle parole chiave”) ci si può fare un’idea inserendo una o più parole chiave principali rappresentative dell’argomento individuato. Facendo qualche ricerca, chiedetevi:

  • Quante ricerche correlate ci sono?
  • Queste keyword hanno dei costi per click adeguati? (più costa il click, più ci sono inserzionisti pronti ad investire… anche nel tuo sito).
  • Quante ricerche mensili, complessivamente, si individuano? Qui molta attenzione: se ci sono milioni di ricerche, forse l’argomento non è poi tanto di nicchia. Online si trovano riferimenti a numeri di ricerche mensili minimi di 10.000, però qualunque numero in questi casi va preso con le pinze e “pesato” rispetto al settore.

4. Capire la domanda sul tema e la salute del settore

Un modo un po’ empirico ma che può dare qualche risposta coinvolge lo strumento gratuito Google Trends: qualche semplice ricerca dà subito un’idea dello stato di salute dell’argomento.

Nell’immagine qui sotto ho fatto una prova con la query “compro oro”. Si nota una fortissima salita durante la crisi economica e un piccolo calo dopo il picco avvenuto tra 2012 e 2013.

google trends

5. Analisi della Concorrenza e valutazione delle possibilità di monetizzazione

C’è concorrenza? Se si, quanto “forte” è? Il dato del cpc (costo per click) individuato su Google Keyword Planner è indicativo. Più alto è il cpc e più concorrenza ci sarà sull’argomento, solitamente è così. Al tempo stesso non bisogna dimenticare gruppi, pagine fan e canali Social in cui tale tema è sviscerato.

Poi, interrogare Google con delle semplici ricerche è sicuramente da fare: permette di osservare i siti esistenti e la “ressa” pubblicitaria nelle varie serp. Anche sbirciare nei vari siti e community su Google Adsense (e reti pubblicitarie analoghe) può fornirvi un’idea delle possibilità di monetizzazione, così come portarvi su Amazon e osservare il numero di recensioni sui prodotti di tale nicchia: empiricamente potete dedurre che a tante

Nella vostra to do list dovrebbe esserci anche un’analisi dei vari siti di affiliazione come Zanox o Tradedoubler ma anche Shareasale o i programmi di affiliazione proprietari dei vari brand che operano sul mercato vendendo direttamente prodotti e servizi. E’ efficace, infine, cercare su Google “nome brand + affiliazione/affiliate” per individuare le possibilità di guadagno offerte.

6. Immaginare una prospettiva personale

Tutte le informazioni raccolte vi possono dare indicazioni preziose su eventuali argomenti specifici da trattare, dubbi e mancanze informative, modalità e aspetti lasciati scoperti dalla concorrenza.

A quel punto si può procedere nella produzione di contenuti e alla scelta delle tipologie di promozione dei tuoi stessi contenuti, anche con traffico a pagamento, traffico da Social Media, forum, guest post e “comment marketing” nei siti più frequentati. Tutte modalità alternative al classico traffico organico da motori di ricerca, che rimane sempre l’aspetto centrale di un’attività di guadagno online, a mio modesto avviso.


Questa è la via “difficile”, ma con maggiore potenziale. L’amara realtà dei fatti, però, è che c’è una fila infinita di sognatori e wannabe influencer che provano a sfondare con qualche foto su Instagram, senza conoscere il lavoro sui contenuti, sulla tecnica e sulla promozione che richiede qualunque progetto di successo sul web. Gli influencer sono visti come “la via rapida”, ma è estremamente difficile.

L’alternativa sconosciuta e con tempistiche lunghe è data dalla costruzione di un progetto editoriale (un blog o un portale, ad esempio) con i passaggi che abbiamo appena descritto sulla scelta di un argomento redditizio; infine la via semplice è data da micro-lavori e sondaggi (puoi capirci di più in siti come questo https://sondaggiamo.com/), questa si, è una via semplicissima: è sufficiente iscriversi e rispondere a qualche sondaggio per fare qualche euro extra ogni mese, ma sia chiaro: non si diventerà mai ricchi.

Conoscete altri passi da affrontare per scoprire nuovi argomenti e costruire progetti seri con cui monetizzare online?

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