Chi si occupa di SEO e affiliate marketing sa bene che nell’ultimo anno o due le SERP sono cambiate parecchio a scapito dei piccoli siti affiliati. Mi sono chiesto quindi “Quali siti di affiliate marketing sono sopravvissuti agli update di Google?“
Rispondere a questa domanda richiederebbe un’analisi di moltissimi settori: dai viaggi, alla finanza passando per i siti di incontri, le assicurazioni, i software e così via.
Ho pensato, quindi, di limitare la ricerca (almeno per questo post, magari ne farò altri per altri settori) ai classici siti che monetizzano con il programma di affiliazione di Amazon.
Indice della recensione
- Perché proprio l’affiliazione di Amazon?
- SEO e siti affiliati, cosa è cambiato?
- Il metodo
- I migliori 100 domini (generici)
- Quanta visibilità ha Amazon nelle SERP grazie all’affiliazione?
- Davvero Google penalizza i siti affiliati?
- Come fare affiliate SEO oggi?
- Vediamo alcuni siti affiliati Amazon che funzionano
- Per concludere
Perché proprio l’affiliazione di Amazon?
Secondo me, quello di Amazon è il programma di affiliazione più popolare ed utilizzato.
È talmente “comprensibile” che negli ultimi 20 anni l’ho usato spesso come esempio per far capire di cosa mi occupo ad amici e parenti.
Dico qualcosa del genere: “Tu cerchi su Google <migliori asciugacapelli>, trovi dei siti che ti dicono quali sono i migliori, clicchi, vai su Amazon, compri e tramite il programma di affiliazione Amazon paga una commissione al sito da cui sei passato.
Il mio lavoro consiste nel fare in modo che tali siti siano ai primi posti su Google, ma non lo faccio solo con i prodotti Amazon, posso farlo con qualunque prodotto/servizio in vendita sul web che abbia un programma di affiliazione oppure per i miei clienti”. E’ una banalizzazione incredibile di quello faccio, ma rende l’idea senza entrare nel dettaglio dell’affiliate marketing e delle consulenze SEO.
SEO e siti affiliati, cosa è cambiato?
In passato, molte SERP erano dominate da siti “made for Amazon”, cioè creati appositamente per guadagnare con l’affiliazione di Amazon, il più delle volte privi di brand noto. Spesso, tolta l’affiliazione, questi siti non hanno ragione di esistere e questo probabilmente è un punto critico per la SEO di oggi.
Nell’immagine qui sotto puoi vedere un esempio, ho messo una X rossa sui siti affiliati che sono scomparsi dai risultati della ricerca “migliori asciugatrici”.
Cos’è successo? Un giorno Google ha deciso che buona parte dei siti “made for Amazon” (o fatti per guadagnare con altre affiliazioni) non sono più “abbastanza…” mettici l’aggettivo che ritieni più appropriato (utili, autorevoli, ecc.) per occupare i primi posti delle SERP.
Probabilmente non dipende dal fatto che questi siti usano le affiliazioni, il discorso è più ampio: una grandissima fetta di siti editoriali ha perso visibilità e riceve molto meno traffico rispetto ad un tempo per diverse ragioni che non approfondisco ora. Anche una buona parte dei siti affiliati sono entrati nel calderone dei siti ritenuti non meritevoli di occupare più le prime posizioni.
Vediamo ora come ho condotto l’analisi e cosa è emerso.
Il metodo
Il primo passo per fare un’analisi SEO di un settore consiste nel definire un set di parole chiave da analizzare. Per trovarle rapidamente ho pensato di “prenderle” dal sito qualescegliere.it che recensisce prodotti di centinaia di categorie differenti.
In alternativa avrei potuto estrarre direttamente i nomi delle categorie di Amazon. Per completezza, c’è da dire che qualescegliere.it non guadagna direttamente con l’affiliazione di Amazon, ma ha integrato i risultati del comparatore trovaprezzi.it.
Ad ogni modo, ho scaricato i nomi di tutte le categorie del sito, ho tolto quelle irrilevanti per questa analisi (assicurazioni, ADSL, VPN, incontri, ecc.) ed ho aggiunto le parole “migliore” e “migliori” declinando il nome della categoria al singolare e al plurale. Per fare questi passaggi rapidamente ho usato ChatGPT e Claude AI.
In questo modo ho ottenuto una lista di oltre 1.300 keyword di questo tipo:
A questo punto ho inserito le parole chiave in una Lista di Sistrix (qui la spiegazione di questa funzionalità) ed ho estratto l’elenco dei siti che ottengono più visibilità per l’insieme di keyword analizzato.
Ovviamente, definire una classifica dei migliori in questo modo ha dei limiti perché:
- il sito meglio posizionato è chiaramente quello che ho usato per creare il set di keyword.
- I siti che ottengono complessivamente più posizionamenti sono quelli che trattano più categorie di prodotti.
- I siti verticali possono essere posizionati meglio dei siti in testa alla classifica, ma limitatamente alle keyword della categoria che trattano.
Questi limiti però non impediscono di estrarre i siti che stanno avendo successo nella SERP, diciamo che ha poco senso fare una classifica. Uno sviluppo futuro dell’analisi potrebbe essere quello di raggruppare le keyword in macro categorie e fare delle classifiche per ogni macro categoria.
Cosa ho scoperto? Quali siti si posizionano oggi? Con quale tipologia di contenuti?
I migliori 100 domini (generici)
E’ interessante vedere quali siti si posizionano per capire quali tipologie di contenuto (e di sito) vengono ritenuta più idonee da Google per rispondere all’intento di ricerca correlato alle ricerche “migliori+nome categoria”.
Nella seguente tabella c’è l’elenco dei primi 100 domini; sono stati ordinati secondo l’indice di visibilità attribuito da Sistrix ad ognuno di essi relativamente all’insieme di keyword preso in considerazione.
Troviamo varie tipologie di siti: ecommerce (60% circa), siti editoriali famosi affiliati ad Amazon (40% circa), comparatori (4), siti editoriali senza Amazon (greenme.it), siti made for Amazon (rari).
Evidenzio in giallo i siti che usano l’affiliazione di Amazon e con un colore leggermente diverso i comparatori.
Dominio | Keyword Top100 | Keyword Top10 |
---|---|---|
qualescegliere.it | 1351 | 1058 |
amazon.it | 1326 | 745 |
wired.it | 525 | 366 |
aranzulla.it | 512 | 375 |
fanpage.it | 783 | 346 |
my-personaltrainer.it | 464 | 233 |
trovaprezzi.it | 1237 | 229 |
tomshw.it | 400 | 145 |
vanityfair.it | 334 | 141 |
leroymerlin.it | 564 | 143 |
giallozafferano.it | 158 | 102 |
gqitalia.it | 320 | 127 |
vogue.it | 193 | 97 |
yeppon.it | 292 | 104 |
consigli.it | 639 | 124 |
smartworld.it | 210 | 112 |
altroconsumo.it | 438 | 115 |
lineonline.it | 100 | 63 |
youtube.com | 1251 | 70 |
elle.com | 343 | 84 |
shoesoffclub.com | 489 | 86 |
libero.it | 475 | 86 |
nostrofiglio.it | 143 | 51 |
commerciovirtuoso.it | 410 | 67 |
corriere.it | 456 | 64 |
tuttotech.net | 114 | 45 |
manomano.it | 465 | 55 |
cliomakeup.com | 150 | 53 |
produceshop.it | 142 | 37 |
efarma.com | 151 | 38 |
melarossa.it | 165 | 40 |
cosmopolitan.com | 222 | 41 |
euronics.it | 308 | 35 |
ilsole24ore.com | 361 | 36 |
techradar.com | 120 | 35 |
agrieuro.com | 66 | 29 |
tuttofarma.it | 99 | 30 |
greta.shop | 58 | 28 |
esquire.com | 329 | 32 |
amorettiprofumi.com | 50 | 25 |
idealo.it | 812 | 32 |
strumentimusicali.net | 62 | 24 |
mediaworld.it | 390 | 29 |
sky.it | 125 | 28 |
arcaplanet.it | 44 | 21 |
gastrodomus.it | 81 | 29 |
soshomegarden.com | 123 | 27 |
elledecor.com | 224 | 28 |
bestbody.it | 62 | 20 |
studenti.it | 74 | 21 |
alltricks.it | 43 | 16 |
eprice.it | 535 | 22 |
menshealth.com | 96 | 23 |
buonissimo.it | 89 | 21 |
telefonino.net | 298 | 25 |
notino.it | 156 | 22 |
knivesandtools.it | 29 | 14 |
fitness-discount.it | 32 | 20 |
sephora.it | 92 | 21 |
reddit.com | 691 | 20 |
gamberorosso.it | 39 | 16 |
cercapasseggini.it | 12 | 12 |
musicalstore2005.com | 39 | 17 |
nu3.it | 31 | 16 |
spaziogames.it | 77 | 19 |
fastweb.it | 122 | 20 |
marieclaire.it | 253 | 19 |
wikipedia.org | 112 | 9 |
multiplayer.it | 32 | 10 |
lacucinaitaliana.it | 83 | 17 |
50-ml.it | 64 | 18 |
masterfer.it | 63 | 18 |
techdot.it | 69 | 20 |
lookfantastic.it | 61 | 12 |
pentoleprofessionali.it | 39 | 14 |
misterworker.com | 33 | 16 |
today.it | 419 | 15 |
runnersworld.com | 63 | 16 |
family-nation.it | 71 | 17 |
desivero.com | 25 | 16 |
offerte.club | 163 | 16 |
webdivino.it | 20 | 13 |
techsoundsystem.com | 33 | 14 |
hair-gallery.it | 47 | 14 |
grazia.it | 94 | 12 |
gaspa-milano.it | 27 | 11 |
farmaciauno.it | 55 | 13 |
trekking.it | 34 | 10 |
topfarmacia.it | 188 | 15 |
greenme.it | 149 | 14 |
lacasadelbebe.it | 67 | 15 |
myspirits.it | 17 | 10 |
docpeter.it | 83 | 14 |
petadvisor.it | 23 | 14 |
ilmondodelbarbecue.it | 22 | 15 |
uppa.it | 52 | 8 |
farmaciaigea.com | 127 | 13 |
farmaciasoccavo.it | 87 | 13 |
parafarmaciabosciaclub.it | 82 | 16 |
Non è un segreto che Google favorisca i siti con un brand forte e gli ecommerce. Lo spazio per i siti affiliati “fatti in casa” (passatemi il termine) è rimasto poco. Ci sono ancora, tra un po’ vi mostro alcuni esempi, ma l’evoluzione di Google ha cambiato decisamente le SERP rispetto ad un anno fa.
Quanta visibilità ha Amazon nelle SERP grazie all’affiliazione?
Ho cercato la keyword “migliore friggitrice ad aria”. Nell’immagine qui sotto ho evidenziato in giallo i risultati che rimandano ad Amazon direttamente o tramite l’affiliazione (sia organici che sponsorizzati).
La situazione non è molto diversa per moltissime altre keyword.
Amazon domina praticamente l’intera pagina dei risultati di ricerca, soprattutto grazie alle recensioni presenti su siti web con brand noti e probabilmente considerati affidabili dagli utenti. Un bel colpo per Amazon. Potremmo chiederci se è la migliore SERP possibile anche per gli utenti: i migliori-quellochevuoi sono venduti solo da Amazon? Esistono siti più utili di questi per questo intento di ricerca? Forse la risposta è “no” per entrambe le domande.
Davvero Google penalizza i siti affiliati?
Evidentemente no, l’esempio appena visto dimostra che pagine piene di link affiliati si possono posizionare molto bene e i siti che le ospitano non hanno particolari problemi SEO. Però una marea di siti affiliati sono scomparsi dai risultati, quindi?
Le norme di Google dicono testualmente “Siti affiliati di buon livello creano valore offrendo funzionalità o contenuti significativi. Esempi di buone pagine di affiliazione includono l’offerta di informazioni aggiuntive sul prezzo, recensioni di prodotti originali, valutazioni e test rigorosi, esplorazione di prodotti o categorie e confronti di prodotti.”
I siti che oggi sono ben posizionati offrono contenuti decisamente migliori dei siti affiliati meno noti? Fanno valutazioni e test rigorosi? A me sembra di no, almeno in generale.
Ad esempio, relativamente alle “migliori friggitrici ad aria” nella top10 di Google ho trovato solo Altroconsumo che fa dei test, ma li rende visibili solo agli abbonati e GialloZafferano che sottolinea che alcuni prodotti sono stati testati da alcuni blogger, ma non trovo facilmente nella pagina il risultato di questi test.
Come fare affiliate SEO oggi?
Probabilmente per essere ben posizionato, oggi un sito affiliato deve avere un brand noto, ricevere traffico diretto e magari avere una community attiva sui social. Aspetti non propriamente SEO.
Questo gli garantisce un buon posizionamento duraturo? Ovviamente no. Tutto potrebbe cambiare oggi, senza preavviso come è già successo tante volte in passato.
Secondo me alla base del progetto ci vorrebbe un sito davvero utile per gli utenti. Non necessariamente un blog WordPress con delle recensioni o non solo questo. Su questa base sarebbe più facile sviluppare il brand e tutto il resto.
La riflessione che stanno facendo molti affiliati è questa: considerando
- l’incertezza insita nell’affiliate marketing
- la difficoltà, il tempo e il costo per creare un progetto web realmente utile con un brand popolare
- la prospettiva che le “regole del gioco” sicuramente cambieranno
vale ancora la pena provarci?
Soprattutto per i “piccoli” affiliati che non hanno alle spalle un’agenzia con diversi professionisti in grado di occuparsi di ogni aspetto del progetto (sviluppo, contenuti, brand, SEO, social, advertising, ecc.).
La risposta non è scontata. Ancora oggi ci sono tanti siti belli, brutti, utili, inutili in tanti settori differenti che guadagnano con l’affiliate marketing, quindi si può fare. I programmi di affiliazione sono migliaia e non tutti i settori sono dominati dai soliti brand noti.
Restando all’affiliazione di Amazon, qualche sito affiliato meno famoso di Wired, sono riuscito a trovarlo nelle prime posizioni di Google.
Vediamo alcuni siti affiliati Amazon che funzionano
Faccio solo una carrellata di siti “made for Amazon” che ho trovato guardando i risultati di ricerca “a campione”, non sono i migliori esempi possibili. Se i siti sono in questo elenco, significa hanno delle pagine posizionate nella top10 di Google per qualche keyword “migliore+nome categoria” e non solo.
Petadvisor.it
In calo ma ha ancora centinaia di buoni posizionamenti.
Tuttoelettrodomestici.it
Progetto avviato nel 2024 che sta crescendo.
Migliorirobot.it
Penalizzato dal core update del marzo del 2023, forse sta riprendendo dopo l’update dell’agosto 2024.
Migliorseggiolinoauto.it
Penalizzato dal core update dell’ottobre 2023, in ripresa con l’update dell’agosto 2024. Se la cava molto bene per “miglior seggiolino auto”.
Deumidificatore.net
Anche per questo dominio possiamo notare un tentativo di recupero con l’update dell’agosto 2024.
Ammazzapolvere.it
Penalizzato dal core update del marzo del 2023, riesce ancora a competere con i big per alcune keyword interessanti.
Icsedegliano.it
Chiaramente un dominio recuperato che sfrutta la link popularity che il dominio si è creato nella sua vita precedente. L’ho inserito per avere un esempio anche di questo tipo di strategia.
Cercaseggiolini.it e Cercapasseggini.it
Concludo con 2 siti di un’altra categoria. Sono davvero utili e ben fatti. Non sono propriamente siti made for Amazon perché usano l’affiliazione di Trovaprezzi, ma secondo me sono un esempio di come andrebbero fatti i siti affiliati.
Per concludere
L’affiliate marketing e la SEO sono in continua evoluzione e come abbiamo visto sopravvivere agli aggiornamenti di Google richiede adattamento.
Parliamone. Hai notato cambiamenti significativi nei tuoi progetti di affiliazione? Hai avuto esperienze diverse rispetto a quelle che ho descritto?
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Informazioni sull'autore
Paolo Moro, pioniere dell'affiliate marketing dal 2001, esperto SEO ed appassionato di finanza personale, vanta oltre 20 anni di esperienza come freelancer digitale. Fondatore di una startup web e presidente di due associazioni no-profit, Paolo combina competenze tecniche e manageriali. Nei suoi articoli offre approfondimenti su affiliate marketing, finanza personale e soluzioni finanziarie B2B, basati sulla sua pluriennale esperienza nel settore digitale.