Ricerche vocali: qual è l’impatto sulla produzione dei contenuti online?

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La diffusione dei dispositivi per la ricerca vocale come Google Home pone una nuova sfida per chi si occupa di SEO, ossia come adattare i propri contenuti alle ricerche vocali, che dal punto di vista testuale hanno delle differenze rispetto a una ricerca su Google “scritta”, digitando su tastiera da desktop o via smartphone.

Questi dispositivi – osservando i trend recenti – si diffonderanno sempre di più, diventando un complemento essenziale della casa.

Backlinko ha diffuso e analizzato 10.000 query effettuate tramite Google Home, identificando alcuni trend che favorirebbero una migliore visibilità per le “query vocali”. Sono ricerche da presidiare, poiché Google Home cita la fonte (il sito) da cui trae la risposta e manda sovente anche il link preciso della fonte.

4 elementi per avere visibilità lungo le ricerche vocali

Lunghezza della risposta

Google tenderebbe a favorire risposte concise per le ricerche vocali, con una media di 29 parole.  Attualmente Google Home e Google Assistant traggono la propria risposta dai featured snippet, ovvero dalle pagine web in “posizione zero” (il box organico che appare sopra a tutti i primi 10 risultati di ricerca). Un’ottimizzazione di un contenuto web in ottica featured snippet, pertanto, è la prima mossa da fare, ma contestualmente occorre plasmare la risposta secca alla domanda che viene posta vocalmente, con un forte focus sulla brevità.

Semplicità del testo

Una risposta breve si correla perfettamente con un testo semplice. La risposta che Google Home individua è volutamente rapida e concisa alla domanda posta; eventuali approfondimenti ai dubbi dell’utente sono demandati al link segnalato dentro l’App di Google Home.

La motivazione alla base di questa scelta è presto detta: affinché sia efficace, Google Home deve operare come l’amico o il familiare che sa la risposta e la “spara” rapidamente, perché la rapidità è elemento essenziale di questa interazione utente-motore di ricerca.

Autorevolezza del dominio

Il Trust di un dominio rimane un fattore sempre rilevante: un dominio che nel tempo ha costruito la propria autorevolezza e gode della fiducia degli utenti (e di Google), tenderà ad essere preferito rispetto ad altri siti web. Su questo punto non ci sono molti trucchi: occorrerà lavorare con costanza sui propri contenuti mese dopo mese, senza dimenticare di sviluppare relazioni proficue con altri siti web, portali e blogger del settore…

Posizionamento su Desktop

Le pagine web con un ranking elevato su SERP Google Desktop sono quelle che nella stra-grande maggioranza dei casi producono i risultati per le ricerche fatte a voce.

Dove non c’è correlazione tra fattori SEO e Ricerche Vocali

Al contrario, nessun impatto è stato osservato sulle ricerche vocali con queste variabili:

Title / Meta Tags: le pagine web prese come fonti per le risposte alle ricerche vocali non hanno, solitamente, un title che “ricalca” la domanda posta dall’utente. Non c’è una correlazione diretta, dunque, né sarebbe utile creare contenuti specifici su tutte le ricerche vocali poste dall’utente: quando un contenuto risolve esaurientemente il tema e dà – in un punto del testo – una risposta netta e precisa alla domanda dell’utente, allora può diventare la fonte della risposta, pur considerando le altre variabili “forti” come autorevolezza del dominio sul tema ed eventuale acquisizione della “posizione zero” con il featured snippet.

Social Sharing: non conta. I contenuti con miglior ranking hanno solitamente un buon numero di condivisioni Social proprio per via della forza stessa del contenuto, apprezzato dagli utenti e quindi condiviso.

Velocità di Caricamento della pagina e Certificato SSL: si tratta di due elementi che possono impattare sul ranking di un contenuto, sono due variabili che entrano in gioco. Ma questo in senso generale: infatti, dalle analisi di backlinko le url prese come fonte per le ricerche vocali hanno una velocità di caricamento e una percentuale di diffusione del certificato HTTPS in linea (quindi non superiore) rispetto ai valori comunemente trovati online. Quindi non sembra esserci una correlazione diretta con le voice searches.

Si tratta di un argomento forse ancora poco diffuso, ma che potrebbe guadagnare sempre più spazio nella testa e nelle strategie dei SEO Specialist o di chi si occupa di produzione dei contenuti in ottica SEO. Nei prossimi mesi o anni se ne saprà di più…


Per chi volesse approfondire il tema:

https://blog.hubspot.com/marketing/how-to-optimize-for-voice-search

https://backlinko.com/voice-search-seo-study

https://searchengineland.com/seo-2018-optimizing-voice-search-288078

 

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