Piani di accumulo capitale: l’opinione di AltroConsumo
Anche AltroConsumo mette in evidenza la convenienza e i vantaggi garantiti da uno strumento come il piano di accumulo capitale, a condizione che chi fa affidamento su questa soluzione presti la massima attenzione ai costi connessi. Come si può leggere su Altroconsumo Finanza, il magazine dell’associazione, al di là di alcuni messaggi pubblicitari fuorvianti il piano di accumulo può essere molto appetibile per la sua capacità di trasformare in opportunità le inevitabili oscillazioni di mercato: merito della particolare formula che lo contraddistingue, quella dell’investimento a rate.
Il principio di funzionamento dei piani di accumulo di capitale è molto semplice: si tratta di risparmiare ogni mese una piccola somma di denaro, in modo tale che, con il passare degli anni, ci si ritrovi ad aver messo da parte un capitale più che consistente, senza che praticamente ci si accorga di averlo fatto. Partendo dal presupposto che la convenienza di tale opportunità dipende dalla scelta accurata del fondo destinato a conservare i risparmi, vale la pena di approfittare dei suoi pregi. Il beneficio più rilevante offerto da un piano di accumulo capitale si può individuare nel confronto con un altro tipo di investimento effettuato con una sola operazione.
Considerando le oscillazioni mensili dei mercati, appare evidente il motivo per il quale i piani di accumulo capitale, sempre secondo Altro Consumo, sono destinati a garantire una sicurezza maggiore rispetto a qualsiasi altro tipo di investimento. Per fare un esempio estremo, in seguito al crack di Lehman Brothers tra il mese di settembre e il mese di ottobre del 2008 l’indice mondiale delle Borse ha fatto registrare una perdita di quasi il 17%, mentre i rialzi mensili più consistenti non arrivano mai oltre il 10%. In sintesi, più le oscillazioni sono significative e più si trae vantaggio dalla mediazione tra i valori più bassi e quelli più alti.
Come detto, il solo elemento a cui è bene prestare attenzione è quello relativo ai costi: a tale scopo è consigliabile fare riferimento a una società di gestione che non faccia in modo che le commissioni di sottoscrizione non gravino principalmente sul versamento iniziale (con le commissioni residue distribuire nelle rate seguenti). Se così fosse, infatti, una eventuale uscita anticipata dal piano si potrebbe tradurre in un costo considerevole, dal momento che non completando il piano l’incidenza percentuale delle commissioni sarebbe più elevata rispetto a quella prevista all’inizio, con conseguenze facili da immaginare sul rendimento netto ottenuto.
In conclusione, il piano di accumulo capitale permette di eseguire degli investimenti di portata ridotta, a piccole dosi, con rate davvero minimo, che di solito partono da 50 euro: valutando con precisione i costi fissi previsti, si può calcolare il guadagno che deriva dal piano, purché non si esca anticipatamente.
Se sei convinto che i piani di accumulo di capitale siano una soluzione valida ma sei particolarmente attento a costi e commissioni, leggi anche la nostra recensione del piano di accumulo MoneyFarm.
Il nostro consiglio è quello di fare una simulazione veloce sul sito di Moneyfarm per rendersi conto di quali potrebbero essere i guadagni. Per simulare un portafoglio con PAC bisogna:
- Entrare nel sito Moneyfarm
- Indicare il proprio capitale iniziale, la cifra che si intende investire mensilmente e rispondere ad alcune domande utili a personalizzare il portafoglio virtuale che verrà proposto.