Personalità e tanta ricerca: la ricetta di Andrea Giuliodori per sfondare online

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Dopo la doverosa pausa estiva, torniamo al nostro ciclo di interviste ad alcuni importanti blogger professionisti. Gente che come noi, articolo dopo articolo, è riuscita a costruirsi una reputazione e un reddito online.

Nella prima settimana di Agosto abbiamo ascoltato Stefano Mini, di Mindcheats. Oggi rivolgiamo le medesime domande ad Andrea Giuliodori di EfficaceMente. Chi è? Ecco il suo profilo:

31 anni, Ingegnere, (ex) Manager per una multinazionale della consulenza, oggi Blogger a tempo pieno ed aspirante e-ntrepreneur. Appassionato di crescita personale dall’età di 18 anni, ovvero da quando un imprenditore mi regalò il libro “Come trattare gli altri e farseli amici” di Dale Carnegie. Nel 2008 ho creato EfficaceMente.com, oggi uno dei blog di riferimento per gli appassionati di sviluppo personale in Italia. Nel gennaio del 2014 il grande salto: Efficacemente diventa la sua attività lavorativa principale.

 

1- Visite visite visite: spesso, non sempre, sono un obiettivo centrale in un progetto web. Come arrivare a fare visite, ad incrementarle costantemente? Cosa serve, dal tuo punto di vista e dalla tua esperienza?

Costanza, Pazienza, Perseveranza. Credo che siano queste le 3 parole chiave che mi hanno aiutato a far crescere il traffico di EfficaceMente.

Costanza: dal 2008 ho scritto un articolo a settimana, con pochissime eccezioni.

Pazienza: nei primi mesi il blog ha generato pochissime visite, forse qualche parente e qualche utente casuale; ho continuato a scrivere, come se scrivessi ad una platea di migliaia di lettori, concentrandomi su qualità e originalità dei contenuti. Google ha apprezzato e continua ad apprezzare.

Perseveranza: attacchi hacker, malware, problemi di hosting, negli ultimi 6 anni non mi sono fatto mancare nulla, ogni volta ho cercato di ripartire, anche quando mi dicevo “chi me lo fa fare”.

 

2- Social Media e visite, un rapporto in costante evoluzione: cosa ne pensi? Come rendere i Social Media un canale privilegiato per fare visite?

Le pagine social legate ad EfficaceMente sono un’importante canale per il blog, ma comunque minoritario rispetto ai motori di ricerca (anzi, IL motore di ricerca). Tra i diversi canali social, la pagina Facebook di EfficaceMente, con più di 20k fan, la fa sicuramente da padrone. Personalmente ritengo il canale social imprescindibile, ma NON deve essere il canale privilegiato. Curo con attenzione la pagina Facebook con update quotidiani, ma investo il minimo indispensabile per il “boost” di specifici contenuti e non ho mai acquistato follower/fan. Una profilo/pagina social è un po’ come essere in affitto, ma senza alcuna tutela. Il proprietario può decidere quando alzare l’affitto, quando riverniciare le pareti e quando sbatterci fuori. Chi investirebbe cifre importanti per una casa con un contratto di affitto di questo tipo?

 

3- Quali sono le 3 cose che non devono mancare in un progetto che punti alla visibilità sui motori di ricerca?

1) Contenuti (sia in termini di quantità, sia di qualità) 2) attenzione ai dettagli 3) personalità. Per EfficaceMente ho puntato a sviluppare contenuti approfonditi e di qualità: mediamente un articolo è di 1.500 parole e su ogni bozza lavoro dalle 6 alle 10 ore per la ricerca delle fonti, la stesura, la rilettura, etc. Ogni contenuto è costruito secondo una precisa struttura che sembra essere particolarmente apprezzata da Google, ma soprattutto dai lettori: citazione/aforisma ad inizio articolo con tasto per condivisione social, periodi brevi, bullet point, uso dell’alter-ego, chiara suddivisione delle sezioni, focus su keyword specifiche e co-occorrenze, mantenendo comunque uno stile naturale e scorrevole. Infine, in un blog non può mancare “personalità“: è necessario raccontare e raccontarsi, dare sempre il proprio punto di vista, anche se contraddittorio, essere originali, senza forzature. Questo crea empatia con il lettore, il che si traduce in maggiore permanenza sulle pagine, bounce rate ridotto, condivisioni social, commenti, etc.

 

4- SEO copywriting: hummingbird, co-occorrenze, citazioni, linking… una gran confusione. In sintesi, secondo te, come bisogna scrivere sul web per stimolare le visite e contemporaneamente instaurare un dialogo chiaro con i lettori? Qualche trucco / tool consigliato?

Non mi considero un esperto SEO, ma ho notato che lettori e motori di ricerca hanno in qualche modo premiato la struttura tipica degli articoli di EfficaceMente, di cui ho parlato qualche riga fa. Nello specifico c’è un elemento amato da molti lettori e odiato da altri, ma a cui pochi rimangono indifferenti: l’alter-ego rozzo e impertinente che interviene nei miei articoli. Da anni è un tratto caratterizzante dei miei post ed è servito ad alleggerire contenuti spesso difficili o da molti affrontati in modo noioso. Non si tratta di un’escamotage SEO, ma ha senza dubbio aiutato a rendere originali i miei contenuti e ne ha facilitato la condivisione e la diffusione. Ecco, in un mare di bit, riuscire a distinguersi credo che possa aiutare più di qualsiasi altro trucchetto o tool.

 

5- Se un’azienda dovesse aprire un’area news/blog aziendale, quali consigli ti sentiresti di fornire?

Un blog aziendale non può essere un repository per comunicati stampa. Chi legge un blog vuole un contatto diretto con l’autore, vuole leggere un punto di vista chiaro sulle tematiche di un settore, vuole contenuti originali. Se si utilizzano strumenti “nuovi” con contenuti “vecchi” tanto vale non sprecare tempo ed energie.

 

6- Se invece una persona comune volesse comunicare ed esprimersi online, cosa consiglieresti di fare? Quali strumenti suggeriresti?

I blog sono ormai in giro da molto tempo, emergere grazie alla parola scritta in un mondo sempre più mobile, in cui il testo è un canale come tanti, forse il più scomodo, è difficile. Se partissi da 0 ora mi concentrerei sullo sviluppo di contenuti diversi: video, podcast, app.

 

7- Come trovi gli argomenti per il tuo blog?

Leggo mediamente 52 libri all’anno e utilizzo decine di altre fonti (blog, podcast, etc), ma soprattutto cerco di trarre ispirazione dalla mia vita quotidiana. Mi piace pensare di essere una sorta di beta-tester di strategie di crescita personale: sperimento ogni giorno, sperimento di tutto e poi cerco di trasmettere ai miei lettori soltanto le tecniche che si sono dimostrate davvero utili.

 

Grazie Andrea!

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