.XYZ, .Guru, .London… Una liberalizzazione che ha scosso il vecchio mondo delle classiche estensioni. Da febbraio 2014, infatti, è possibile registrare domini con estensioni che (in gran parte) erano inimmaginabili un paio di anni fa.
Alcuni di questi nuovi gTld (generic top level domain) sono già disponibili, altri lo saranno prossimamente. Ma possiamo già dare uno sguardo più approfondito sulla questione, che tocca anche il mercato italiano anche se in maniera molto marginale.
In questi giorni in cui sto scrivendo (primi giorni di novembre 2014), le registrazioni di questi nuovi gTld hanno raggiunto quota 3 milioni. Un numero di tutto rispetto, che merita un’analisi. Prima di tutto occorre precisare che sono numeri da prendere con le pinze: si consideri che questi domini spesso sono concessi gratuitamente (come avviene ai .XYZ per i clienti di NetworkSolution, e come il 50% circa dei .Berlin, ad oggi assegnati a costo zero), oppure sono nomi che il “registry” di una determinata estensione riserva per sé (il registry del .OOO ha riservato per sé 31.000 domini su 31.700 registrati).
Ma quali sono le nuove estensioni più utilizzate, e perchè?
Iniziamo con alcuni numeri, ricavati da ntldstats.com (dati aggiornati al 1° novembre 2014):
1. .xyz 686,793 22.50%
2. .berlin 153,659 5.03%
3. .club 128,268 4.20%
4. .realtor 80,223 2.63%
5. .wang 79,631 2.61%
6. .guru 75,010 2.46%
7. .ovh 53,741 1.76%
8. .london 48,290 1.58%
9. .nyc 47,836 1.57%
10. .photography 47,333 1.55%
11. .link 44,423 1.46%
12. .email 43,051 1.41%
13. .today 40,417 1.32%
…
Al primo posto troviamo l’estensione XYZ, la più apprezzata, con bel il 22,5% sul totale dei nuovi gTld. Si tratta di una stringa di lettere generiche, breve e memorizzabile, poco limitante dal punto di vista del significato (assente). Questi i principali fattori che hanno portato in testa il DOT XYZ.
Segue il .berlin, che fa parte, a mio parere, della categoria in assoluto più interessante delle nuove estensioni: i GEO. Un successo davvero notevole per Berlino, che si pone in testa ai DOT GEO, distanziando di netto il .london ad oggi ottavo, seguito dal nono NYC, dal .tokyo in ventiduesima posizione, e a seguire .bayern, .koeln, .hamburg…). Una netta predominanza del mercato tedesco, sempre attento e attivo nel mondo dei domini.
Terza posizione per i .club, un brand carino che ha avuto un buon successo dal momento del proprio lancio, tra marzo e aprile scorso.
Sorprende il .realtor (agente immobiliare), che a pochi giorni dall’apertura registra uno straordinario 4° posto in classifica generale! Il motivo? È gratuito..!
Situazione in Italia: ha senso comprare uno di questi gTld?
La mia opinione è che un acquisto è sensato solamente se mirato ad uno sviluppo, chiaramente se l’estensione scelta si addice alla key del dominio.
In altre parole, non vedo sbocchi nel mercato secondario italiano dei domini: in un mercato di per sé già limitato, queste estensioni in lingua straniera poco avrebbero a che fare con key italiane. Simpatici alcuni hack con estensioni come .estate, termine che in inglese si riferisce alle proprietà immobiliari, ma che in italiano ben si combina con key come vacanze o viaggi. Personalmente ho avuto la possibilità di prenotare domini simili, ma non avendo progetti di sviluppo in mente ho preferito non acquistarli (non vedendo grandi opportunità di rivendita).
L’unico dominio che ho acquistato (per chiarire la mia posizione piuttosto scettica riguardo l’impatto di queste estensioni sul web italiano) è un .email, chiaramente per un utilizzo pratic
Fornisco un esempio pratico su come agirei personalmente riguardo l’acquisto di un gTld: se avessi un’attività da fotografo da pubblicizzare online in Italia, ammetto che preferirei un gTld a un .biz, ma altrettanto sicuramente preferirei 2 key .it, com o net a un .photography
Ma spalancando gli orizzonti oltre gli stretti confini nazionali, che futuro hanno questi Tld?
Un sondaggio tuttora in corso su OnlineDomain.com chiede ai domainer:
– Quanti dei tuoi nuovi gTLD Domains rinnoverai? Sui 250 voti raccolti i risultati momentanei sono questi:
- Il 100%: amo i miei nuovi gTLDs! (23%)
- Rinnoverò solo alcuni dei domini non-premium (3%)
- Rinnoverò solo i migliori (più del 50% del totale) (25%)
- Rinnoverò solo i migliori (meno del 50% del totale) (12%)
- Lo 0%: li farò scadere tutti (11%)
- Non ne ho nessuno! (26%)
Un campione molto piccolo sicuramente, ma che lascia intravedere una prevedibile incertezza sul futuro di questi domini.
Alcune ultime notizie di sicuro daranno un impulso positivo a questi Tld, ma si tratta (ovviamente) di poche premium key.
Su onlinedomain.com infatti leggiamo che nelle aste Landrush (organizzate dai registry per aggiudicare i nomi premium di una determinata estensione) sono stati venduti alcuni domini a cifre discrete:
Carservice.NYC $11,500
Bitcoin.NYC $11K
Marijuana.NYC Over $60,000
Inoltre alcuni siti, di discreto valore e successo, stanno mutando il proprio brand, preferendo (per motivi che sinceramente non comprendo) nuove estensioni al vecchio dominio.
Sorprende invece la valutazione data da alcuni registry: i premium name con estensione .lawyer hanno un costo di rinnovo annuo fissato a 55k. E qualcuno li ha presi…!
In ogni caso il futuro si giocherà sui nomi di livello medio, che, data l’enormità dell’offerta in termini di estensioni, saranno il vero ago della bilancia per valutare la riuscita di questa operazione.
Di sicuro per l’ICANN un ottimo affare (ad oggi incassati almeno 26 milioni dalle sole aste per aggiudicare estensioni richieste da più di un soggetto).
Paolo De Gregorio
paolinope29
Domainr.it