Machine learning, video e mobile first: le novità dell’online marketing 2018?

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Dall’email marketing alla pubblicità su Google, le novità dell’online marketing 2018

L’inizio del 2018 è un ottimo momento per fermarsi ad analizzare le tendenze previste per il settore dell’online marketing e prepararsi per affrontarle al meglio. È inoltre il momento giusto per valutare quanto accaduto nel 2017, distinguendo tra i trend che hanno veramente dominato il mercato e quelli che sono invece rimasti soltanto “buzzword” di settore, senza troppo seguito.

Gli esperti di marketing di Shopalike sanno bene che lo scenario digitale è in costante movimento, e pertanto abbiamo chiesto ai responsabili dei vari dipartimenti dedicati all’online marketing di dirci quali sono state le tendenze più importanti del 2017 e quelle che saranno protagoniste del 2018.

SEA (Search Engine Advertising) e GDN

Per Gabriele Alberto, Head del dipartimento SEA, il trend sulla bocca di tutti durante il 2017 per questo canale è stato l’intelligenza artificiale. Dopo essersi focalizzato sulla ricerca su dispositivi mobile l’anno precedente, la decisione di Google di investire sempre più risorse nell’apprendimento automatico – in inglese machine learning – e sui sistemi di automazione ha spinto tutto il settore a ripensare il modo di fare SEA. Un esempio? La procedura dell’A/B testing degli annunci pubblicitari, da tempo consolidata e indispensabile per la loro ottimizzazione, ha finito col sembrare ormai antiquata nel momento in cui Google, proprio grazie al machine learning, è diventato capace di capire quale annuncio mostrare a quale utente.

Un po’ di delusione hanno generato invece, secondo Alberto, le Smart Display Campaigns, ossia le campagne automatiche per il network di Google Display. Al momento del lancio infatti avevano funzionalità limitate e non soddisfavano le vere esigenze di automazione dei marketer. Se e come verranno migliorate da Google, lo vedremo nel corso del 2018.

Quanto alle tendenze che si imporranno quest’anno, l’Head of SEA di Shopalike punta non tanto sulla ricerca vocale, di cui tutti parlano, ma sui benefici che l’automazione, sempre più efficiente, darà a chi lavora e sviluppa strategie per questo settore. Un altro tool interessante da testare sarà Google Attribution, sistema che permetterà di valutare in maniera più precisa l’impatto di una campagna di marketing su più canali.

Content, email marketing e social media

Se Maud Asselin, Head dei dipartimenti dedicati allo sviluppo dei contenuti, all’email marketing e ai social media, dovesse descrivere il 2017 in due parole per i suoi canali, queste parole sarebbero certamente “video” e “influencer marketing”. Non c’è dubbio che i video siano stati il format di content marketing più esplosivo dello scorso anno: ben 500 milioni di persone nel mondo, secondo Forbes, guardano contenuti video su Facebook ogni giorno. Creare un video di successo è una sfida, e per vincerla occorre catturare l’attenzione dell’utente nei primissimi secondi.

Musica e parole sono secondarie (sullo smartphone spesso l’audio viene azzerato): quel che conta davvero sono la storia e il potere delle immagini. Nel 2017 si è molto parlato anche di influencer, discorso che in Italia ha fatto emergere la difficoltà di segnalare con trasparenza all’utente i contenuti sponsorizzati. Per le aziende invece la difficoltà principale resta quella di trovare influencer affidabili e in linea col proprio brand, considerando sia la base di follower che il target di pertinenza.

Quali saranno i trend più forti del 2018? Per Asselin, voice search e mobile first sono le stelle da seguire. Il diffondersi di dispositivi come Google Home e Alexa sta ampliando la base di chi compie ricerche vocali, così come l’uso sempre più massiccio dei dispositivi mobili, che richiede contenuti ultraveloci nel caricarsi e ottimizzati per ogni tipo di schermo.

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