
Nella competizione tra social, che si rincorrono e si battono a colpi di video sempre più brevi, ha ancora senso investire in video lunghi e articolati, e cercare di ottimizzare le visualizzazioni su YouTube? Pare proprio di sì, o almeno questo è quello che dicono le statistiche.
Nonostante ultimamente l’attenzione degli utenti sembri ormai essere un miraggio, nel 2022 è proprio YouTube il social più utilizzato nel mondo (con 23,7 ore di navigazione mensili), confermando il trend dell’anno precedente (fonte: Hootsuite).
Segue Facebook in classifica (19,6 ore mensili), poi Instagram e TikTok; se invece prendiamo in considerazione gli utenti attivi, YouTube è secondo solo a Facebook (2910 vs 2562 utenti).
I consumatori sono sempre più esigenti e attenti, non strettamente in termini di qualità del prodotto, ma anche di qualità dell’informazione e dell’intrattenimento.
Non solo utenti finali: anche dal punto di vista strategico e comunicativo, le aziende adottano sempre di più il mezzo comunicativo dei video per esprimere i punti di forza dei loro brand, poiché sono gli utenti stessi a ricercare questo tipo di narrazione maggiormente coinvolgente.
Investire in pubblicità o nei mezzi di comunicazione più tradizionali non basta più, se non ci si affida a esperti di comunicazione in grado di arricchire l’esperienza dell’utente.
Come funziona l’algoritmo di YouTube e come ottenere più visualizzazioni
Innanzitutto, anche sui canali YouTube, così come succede per i blog, orientarsi su una nicchia è il primo passo per avere una qualche chance di successo.
Non solo perché gli utenti percepiranno i contenuti come autorevoli, ma anche perché YouTube propone agli utenti ciò che vogliono vedere grazie ad un’analisi molto accurata dei tuoi contenuti: di conseguenza YT tenderà a portare molti più utenti in target sul canale, con conseguenti maggiori visualizzazioni complessive.
In soldoni, creare playlist di video con argomenti simili, divisi in rubriche, e inserire dei video correlati, è il modo migliore per tenere gli utenti sul canale e aumentare le visualizzazioni.
Lo scopo di YouTube, infatti, non è solo quello di promuovere i video migliori, ma anche di abbinare gli utenti ai video più interessanti per loro; e di suggerire i risultati più pertinenti (anche in termini di canali) in base a ricerche che contengono parole chiave specifiche.
Essere specifici, inoltre, ha un indubbio vantaggio anche sul “piano editoriale” di un canale: sarà sempre più dettagliato su argomenti e sottoargomenti della specifica nicchia, riempiendo sempre più il campo semantico e “costringendo” lo youtuber ad approfondire con efficacia le tematiche trattate.
Un esempio classico? Il classico canale di fitness, che offre esercizi gratuiti da fare a casa, si ritroverà a proporre esercizi specifici per le varie parti del corpo, esercizi di riscaldamento, esercizi alternativi / equivalenti, esercizi con o senza attrezzatura, esercizi suddivisi per durata, e così via.
Come fa l’algoritmo di YouTube a consigliare i video e quali fattori tiene in considerazione?
Quello che è certo, è che non abbiamo una formula matematica che calcolerà quante visualizzazioni potrà fare il nostro video, tuttavia ci sono alcuni accorgimenti pratici che possono aiutare.
Ricordiamo che l’algoritmo non premia solamente i video monetizzati perché ritiene che siano migliori, ma consiglia tutti quelli che sono potenzialmente interessanti per il pubblico di riferimento, anche se questi non vengono retribuiti.
Ad essere precisi poi, l’algoritmo non promuove i video, ma sono i video stessi ad essere selezionati per ogni spettatore quando entra sulla piattaforma.
Anche la frequenza di caricamento non influenza strettamente l’algoritmo, piuttosto il calo o meno delle visualizzazioni è dato dal legame e dalla fidelizzazione che i creators hanno con il loro pubblico.
Come far sì che l’algoritmo selezioni i nostri video per il settore di riferimento?
- Fare una ricerca e capire quant’è il bacino di utenza interessato a quell’argomento: è una metrica che potrebbe variare nel tempo.
- Osservare quanti sono i contenuti già presenti sulla piattaforma, da chi sono stati creati, con quale livello di qualità e approfondimento.
- Vedere se ci sono dei picchi stagionali o in determinati periodi dell’anno e creare un calendario editoriale.
I tag invece non influenzano direttamente l’algoritmo ma, come vediamo tra poco, sono uno dei fattori che qualificano la pertinenza.
Come vengono classificati i video nella ricerca YouTube
Come Google, anche YouTube utilizza tre fattori per la ricerca:
- pertinenza: la precisione con cui il titolo, i tag, la descrizione e i contenuti del video corrispondono alla ricerca dell’utente.
- Coinvolgimento: quali video generano maggiore coinvolgimento per una data ricerca, ossia quali video hanno ricevuto maggiori interazioni, la percentuale di video vista, e quali sono le parti del video più viste. Infine se i video sono piaciuti agli utenti.
- Qualità: non solo del contenuto visivo ma soprattutto degli argomenti trattati.
Anche in questo caso, osservare i dati già presenti è l’unico modo per aggiustare il tiro: quali sono i video del canale che hanno più interazioni (mi piace, commenti, ecc…)? Quali sono i più visti? Quali argomenti sono stati trattati?
Allo stesso modo, ha senso osservare i contenuti dei concorrenti e svolgere la medesima analisi.
Quanto si può guadagnare in base alle visualizzazioni su YouTube
Quando il canale YT ha raggiunto i 1000 iscritti e 4000 ore di visualizzazioni negli ultimi 12 mesi, si può chiedere di diventare partner YouTube, e iniziare a guadagnare con le pubblicità.
Il guadagno non è fisso ma varia a seconda della posizione geografica degli utenti e del tipo di pubblico (e, quindi, del tipo di argomenti trattati). Ad ogni modo, per offrire una stima di massima, per ogni 1000 visualizzazioni si viene ricompensati mediamente dai 0,5 $ ai 2$.
Visualizzazioni Youtube: le Strategie SEO migliori da mettere in pratica
Se non esiste una formula matematica per la perfetta ottimizzazione, esistono certamente delle buone pratiche SEO per YouTube con le quali possiamo ambire a un miglior posizionamento e farci trovare, aumentando il traffico al nostro canale.
Come fare? Ecco alcuni consigli:
- Individuare con chiarezza le parole chiave: il mix giusto di parole chiave si può trovare con dei tool appositi (ad esempio YTCockPit) e avendo padronanza dell’argomento trattato. Uno strumento utile è anche la barra di ricerca dei video, i cui suggerimenti indicano gli argomenti più cercati.
Parole chiave con meno concorrenza hanno più possibilità di farci posizionare.
- Inserire le parole chiave nel titolo e nella descrizione del video: In questo modo YouTube e Google capiranno più efficacemente l’argomento del video. Esattamente come per i testi scritti, la description deve essere chiara e spiegare in poche parole (circa 200) il contenuto del video.
- Inserire la trascrizione dei video: in primo luogo perché ci sono persone non-udenti che in questo modo possono beneficiare dei nostri video; l’accessibilità deve essere uno dei primi fattori da prendere in considerazione quando si crea un contenuto e YouTube premia chi ne tiene conto. Inoltre, anche chi in quel momento non può sentire l’audio del video, può comunque usufruire del contenuto (user experience!).
- Utilizzare i giusti hashtag: sono molto utili per raggruppare video con gli stessi argomenti, e aiutano l’utente a trovare più facilmente il nostro video se è in una categoria che sta cercando.
- Anche se l’algoritmo non ne è influenzato direttamente, personalizzare le miniature dei video è una best practice. Quando si cambia immagine ai propri video, può cambiare anche il livello di interazione che il pubblico ha con essi: ciò migliora il CTR, influenzando l’algoritmo.
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Informazioni sull'autore
Paolo Moro, pioniere dell'affiliate marketing dal 2001, esperto SEO ed appassionato di finanza personale, vanta oltre 20 anni di esperienza come freelancer digitale. Fondatore di una startup web e presidente di due associazioni no-profit, Paolo combina competenze tecniche e manageriali. Nei suoi articoli offre approfondimenti su affiliate marketing, finanza personale e soluzioni finanziarie B2B, basati sulla sua pluriennale esperienza nel settore digitale.