
Avete investito tempo, energia e risorse per attirare sempre più traffico dal posizionamento nei motori di ricerca o dai social, ma non riuscite a monetizzare quanto vorreste? Avere un risultato concreto a fine mese sembra oramai un’impresa impossibile? Avete provato diverse forme di pubblicità online, ma i risultati non sono stati molto migliori, soprattutto con i banner, magari bellissimi e studiati, ma che non hanno portato nemmeno lontanamente ai risultati sperati.
Ma perchè accade? Eppure i banner funzionavano, all’inizio. Questa affermazione è di certo vera, o per lo meno lo è stata fino a quando non è intervenuto un fenomeno chiamato banner blindness: gli utenti dei siti sono diventati man mano ciechi rispetto ai banner, o meglio, indifferenti. I dati sul ritorno degli investimenti pubblicitari con i banner hanno di conseguenza raggiunto performance che si misurano ormai in decimali.
La conseguenza di questo fenomeno è stata doppia: da un lato gli editori hanno visto crollare i guadagni derivanti dai click sui banner e di conseguenza hanno dovuto cambiare strategia di comunicazione. Parallelamente gli inserzionisti si sono sempre più allontanati dai banner, rivolgendosi ad altri strumenti in grado di garantire un ROI maggiore.
Lo scenario non è però così grigio come si potrebbe immaginare da quanto espresso nelle righe precedenti; la pubblicità continua a funzionare, ma semplicemente ha virato altrove. Una della nuove soluzioni studiate si chiama native advertising; è una tecnica pubblicitaria online che promuove un messaggio utilizzando le stesse modalità comunicative del sito web. Il messaggio non è più quindi un banner che spicca sullo schermo disturbando la navigazione dell’utente, ma un contenuto del tutto simile a quelli già presenti per linguaggio utilizzato, forma ed aspetto grafico. In questo modo il messaggio pubblicitario diventa esso stesso testo e riesce quindi a superare l’indifferenza dell’utente del sito verso le pubblicità. Una sorta di pubblicità mascherata da contenuto valido e interessante che in questo modo riesce a passare i controlli posti in essere dall’utente.
Già da diversi anni si sente inoltre parlare proprio di content marketing applicato al web. Questa tecnica consiste nel promuovere dei contenuti che attirino l’attenzione del target determinato, facendo in modo che un tema diventi di interesse. Il target selezionato verrà quindi convertito in click e potenzialmente in clientela. Il principio di base è molto semplice: il potenziale cliente riceve un contenuto di suo interesse e non più offerte o descrizioni di prodotto, al quale ormai si è assuefatto.
Cos’è la Content Recommendation
Un’ulteriore evoluzione del native advertising e del content marketing è la content recommendation, uno strumento che unisce entrambe le forme di comunicazione. Attraverso l’uso di una piattaforma informatica programmata secondo le esigenze specifiche di ogni campagna di comunicazione, vengono creati e posizionati contenuti specifici nelle pagine di siti web partner. La piattaforma funziona tramite un algoritmo che consente di posizionare dei box consigliati all’interno di un contenuto o al termine dello stesso, con tematiche di interesse per il lettore che è quindi pronto a cliccare sul box.
Ne consegue che l’utente è maggiormente coinvolto rispetto a quanto non avvenisse con l’uso dei banner ed i contenuti non si presentano come inserzioni pubblicitarie. L’editore ha quindi la possibilità di sfruttare ulteriori spazi oltre quelli già occupati da banners o altro, ricevendo una monetizzazione extra derivante anche dalla maggior permanenza dell’utente sul sito, per il quale aumenta inoltre la user experience positiva, che lo porterà con tutta probabilità a fare visita al sito anche successivamente. Normalmente infatti i guadagni che si percepiscono mensilmente dall’uso per esempio di Google Adsense risultano aumentare dal 20% al 60% se oltre ai soliti tre annunci di Google si inserisce il widget di Linkwelove alla fine di ogni contenuto.
La proposta di LinkWeLove
La content recommendation si sta sviluppando anche in Italia grazie al network creato da LinkWeLove, che ha già riunito oltre 300 editori (comprese alcune grandi realtà editoriali) che hanno deciso di credere in questa nuova modalità di comunicazione.
La piattaforma di LinkWeLove funziona con l’algoritmo proprietario LoveRank, con il quale è in grado di posizionare i propri annunci studiati per siti web e blog. I testi non sono invadenti (si distanziano quindi totalmente dal vecchio concetto di banner) e sono anzi di interesse per il lettore che è indotto a visitare altre pagine del sito o pagine esterne sponsorizzate. Il lettore della pagina si affeziona quindi ai suoi contenuti ed è indotto a passare una quantità di tempo maggiore sui contenuti proposti dall’editore, con il conseguente aumento del tempo di permanenza e della pagine viste. Per quanto riguarda poi i link esterni inoltre, il sito non corre il rischio di venire penalizzato dai motori di ricerca, poiché ogni collegamento verso l’esterno è infatti dotato dell’attributo “nofollow”.
Quali sono i vantaggi per gli editori
Gli aspetti positivi non riguardano solo gli inserzionisti: anche gli editori possono trarre numerosi vantaggi da questo strumento! Il primo vantaggio è avere a disposizione una nuova opportunità di guadagno che consente di aumentare il tempo di permanenza dell’utente sul sito web o sul blog. Infatti la content raccomendation non fa riferimento solo ai siti esterni ma anche alle pagine interne dello stesso sito, al quale l’utente è invitato a rivolgersi in maniera del tutto naturale, senza forzature.
Ogni editore è inoltre libero di scegliere la quantità di pubblicità che intende veicolare all’interno dei propri contenuti. Non esiste quindi uno standard: ogni editore è libero di personalizzare la propria comunicazione pubblicitaria raccomandata tramite LinkWeLove, non solo dal punto di vista della frequenza e dei contenuti, ma anche per quanto riguarda l’aspetto grafico o il posizionamento all’interno della pagina.
Tutti possono usufruire di questo strumento innovativo: per iscriversi a LinkWeLove è sufficiente essere in possesso di un blog o di un sito internet ed iniziare a monetizzare le proprie visite fin da subito, senza alcun tipo di vincolo. Se l’uso di LinkWeLove non dà i risultati sperati (ma siamo certi che ne sarete soddisfatti) il widget può essere rimosso in maniera molto semplice, senza la necessità di comunicazioni o complesse disiscrizioni.
Il modello di remunerazione utilizzato da LinkWeLove è il CPC, si guadagna cioè proporzionalmente al numero di click sugli annunci sponsorizzati. Non viene dato un guadagno fisso per ogni singolo click, ma esso è determinato da moltissimi fattori che consentono comunque di guadagnare un minimo di 0,08 Euro a click. Si capisce che il guadagno può essere davvero interessante!
LinkWeLove prevede il pagamento dei guadagni maturati secondo le stesse modalità adottate da Google AdSense e cioè il pagamento ogni 30 giorni con un pay out di almeno cento euro. Nel caso in cui la soglia non venisse raggiunta, essa concorrerà al raggiungimento della quota per il mese successivo.
Riassumiamo quindi i vantaggi principali per i publisher che decidono di entrare a far parte del network di Linkwelove:
- usufruire di una forma di remunerazione aggiuntiva rispetto ai classici spazi banner ed ai programmi di affiliazione in modo da incrementare i guadagni mensili
- aumentare la user experience attraverso un servizio gratuito che incrementa la qualità complessiva del sito o del blog
- aumentare le page views ed il tempo di permanenza sul sito con una contestuale riduzione del bounce rate e con il miglioramento del trust e del posizionamento sui motori di ricerca
- servizio personalizzabile secondo moltissimi parametri (grafici e di posizionamento nella pagina)
- semplicità di utilizzo anche per chi non ha conoscenze tecniche specifiche; è sufficiente installare un semplice widget o un plug-in per chi utilizza la piattaforma WordPress
- nessun vincolo temporale o clausole nascoste: è sempre possibile recedere dal network
- modello di pagamento basato sui click generati e pagamenti mensili
Quali sono i vantaggi per gli inserzionisti
Come spiegato, questa nuova modalità di comunicazione rappresenta un vantaggio per gli advertiser che trovano uno strumento efficiente ed economico per aumentare il proprio traffico ed il numero di conversioni.
Riassumiamo i vantaggi per gli inserzionisti:
- gli annunci vengono posizionati in modo non dissimile dal contenuto di interesse dell’utente
- la pubblicità si trasforma da elemento di fastidio in contenuto che l’utente ha il piacere di visualizzare
- CTR di gran lunga superiori rispetto ai banner di tipo classico
- ottimi tassi di conversione
- CPC più bassi della media di mercato.
Per maggiori informazioni visita: www.linkwelove.it