L’incredibile ascesa dei domini numerici .com: un mercato da milioni di dollari. I motivi del boom

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Risale ad alcuni mesi fa un mio articolo riguardante gli investimenti cinesi su domini numerici. Non seguendo da vicino il mercato estero, ma concentrandomi personalmente su quello italiano, non mi sarei mai aspettato un’esplosione dei numerici .com come quella attualmente in corso. Si tratta del boom più repentino e significativo della storia del domaining.

Incuriosito da questa nuova corsa all’oro (e per non ritrovarmi poi a mordermi i gomiti per non aver investito i miei 100 euro su questa nuova tendenza) ho iniziato a fare qualche ricerca.

Ecco qualche risultato, supportato da alcune fondamentali considerazioni pervenute tramite i gestori di DomainEmpire.com, che ringrazio pubblicamente.

 

Mettetevi comodi, si inizia e il discorso (nonostante il mio impegno nel sintetizzare i concetti) sarà, per forza di cose, piuttosto lungo.

 

1) Da quando i Cinesi investono in domini numerici?

Non è l’ultima novità nel mondo dei domini. Gli investitori cinesi hanno visibilmente iniziato a mostrare interesse verso i domini numerici dal lontano 2003, quando iniziavano ad accaparrarsi (con cautela e discrezione) tutti gli NNN.com ad una media di pochi $ xxx al pezzo.

All’epoca, era possibile acquistare NN.com di prima qualità a poche decine di migliaia (mi è stata confermata infatti la vendita, mai resa pubblica, di 60.com attorno ai 25k dollari, successivamente rivenduto ad oltre 200k (cifra indicativa ma proveniente da fonti di indubbia affidabilità). Per capire di che investimenti stiamo parlando, basterà considerare che oggi un dominio come questo è valutabile ben oltre il milione di dollari.

Per quanto riguarda i domini NNN.com, questi oggi hanno tutti quotazioni medie sulle 6 cifre, inclusi quelli contenenti il poco amato “4” (come dimostrato dalla recentissima vendita di 419.com a $150k).

Bisogna precisare che la stragrande maggioranza delle vendite coinvolge i domainer cinesi ed avviene privatamente o tramite mediatori locali che raramente le rendono pubbliche (4.cn – 10.cn e eName.com sono solo 4 fra i più conosciuti e rinomati del momento).

Ormai tutti i 5N hanno una quotazione minima di $xxx fino ad arrivare alle 5 figure abbondanti (ad esempio per quelli terminanti in triplo “0”).

Gli NN.net hanno oggi quotazioni medie sulle 5-6 cifre (per 2 domini di questa categoria, non rivelabili al pubblico, si sono raggiunte cifre di circa $200k ognuno).

Tutti i 4N.com hanno quotazioni dai 9k in su, fino ad arrivare alle 6 cifre per quelli con almeno un trio di cifre ripetute (es. 222) o con 3 “8” e privi di “4” o “0” iniziale.

 

2) Come e quando si è passati dai .com numerici “short” a quelli più lunghi come 6N e 7N.com?

Dalla metà del 2015, gli investitori cinesi hanno iniziato a puntare sui 6N quale nuova forma d’investimento e qui il discorso diventa lungo e complesso. Vedremo in seguito i motivi di questo tipo di business.

 

3) Come vengono scelte le nicchie all’interno delle macrocategorie dei 5N, 6N e 7N?

Si seguono dei criteri ben mirati ed implicitamente conosciuti dagli esperti del settore; pertanto, possiamo dividere i 6N in infinite sottocategorie.

Capita che, a intervalli di tempo variabili, qualche investitore decida di registrare tutte le rimanenze di una nuova categoria e di farlo capire al pubblico (con metodi impliciti, ad esempio inviando delle richieste fittizie d’acquisto ai registranti di tutti i numeri della categoria stessa, alle quali non si avrà risposta indipendentemente dalla cifra a cui si decidesse di venderli).

Questa tattica scatena sempre il panico fra gli altri domainer cinesi, che dal momento di tale registrazione iniziano a piazzare backorder su tutti i 6N appartenenti a quella categoria; pertanto, la domanda cresce istantaneamente e le quotazioni salgono a 3 cifre nel giro di pochi giorni.

Il fenomeno può facilmente essere analizzato osservando le aste pubbliche dei domini numerici e prestando attenzione alle struttura delle nuove tipologie che iniziano ad emergere.

Sintetizziamo il tutto per capire in che cosa investire, quando e come farlo in assoluta sicurezza. Per il momento, sarà sufficiente concentrarsi sui 6N, sebbene già da qualche settimana migliaia di 7-8N (in simultanea) siano preda di razzie. In particolare, sono ricercati tutti quelli che abbiano lunghe sequenze di “cifre ripetute” e pochi numeri “estranei” (31788888, per menzionarne uno ed accennare ad una nicchia in cui sia già impossibile trovare qualcosa di disponibile per la registrazione).

In sintesi, per i 6N (ed il discorso si allarga ai 7 ed 8N): tutte le combinazioni includenti set consecutivi di “8” con un solo numero estraneo (inserito in posizione casuale), sono stati riservati ormai da anni.

Fra il 2013 ed i primi mesi del 2015, l’attenzione è stata puntata in maniera più intensiva sui 6N, per cui anche le combinazioni di quattro e cinque “8” sono state registrate ed oggi un “6N” inclusivo di soli quattro “8” viene valutato sulle 4 cifre (stiamo parlando di domini come 8x88x8.com, ad esempio, dove le “x” rappresentano numeri casuali).

Sempre nei primi mesi del 2015, sono state registrate le restanti combinazioni di 3 cifre consecutive seguite (o precedute) da 3 “numeri estranei”, del tipo 111375 o 375111.

La cosa non ha quindi interessato solo i 3 “8” consecutivi ma tutti i numeri.

Successivo all’accaparramento di tutte le ultime combo di numeri da “111” a “999”, sono state prese le restanti con “000” iniziale e “444” (ovviamente di minor valore rispetto alle precedenti).

In questo caso, il triplo “0” finale è ben visto e le quotazioni di questa tipologia di 6N sono in costante rialzo (numeri tipo 237000).

All’inizio del mese di luglio 2015, i 6N contenenti combinazioni casuali di quattro “8” iniziavano ad essere quotate a cifre interessanti nel corso delle aste quotidiane. In poco tempo, vennero registrate anche le combinazioni con tre 8 casuali nel numero.

Dall’inizio di settembre ad oggi, il mercato numerico sta registrando una progressiva crescita quotidiana a livelli mai visti prima nella storia del domaining, al punto che sta diventando possibile registrare 6N di media qualità appartenenti a nuove nicchie emergenti e rivenderli nel giro di 8-10 giorni a 50-60$ ciascuno.

Per quanto possano sembrare numeri poco significativi, bisogna considerare che alcuni domainer cinesi in possesso di forte liquidità stanno letteralmente conducendo il gioco, registrando le ultime rimanenze e valorizzando sempre nuove nicchie. Spesso si parla di decine di migliaia di domini registrati manualmente, che vedono le proprie quotazioni passare dalla semplice reg fee a 50-80$ al pezzo, nel giro di poche settimane.

A questo punto, qualcuno potrà porsi un’interessante domanda: chi sarebbe disposto ad acquistarli in tempi tanto brevi ed a strapagarli? Ma soprattutto, perché farlo?

Anche in questo caso, riporto alcune considerazioni espresse da chi ne sa più di me (le stesse persone a cui ho riservato i miei ringraziamenti iniziali). Il discorso sarebbe lungo e complesso, ma è possibile tracciare alcuni dati, noti grazie all’esperienza diretta nel settore: se nel giro di 15-20 giorni avete registrato 10.000 domini che nelle aste pubbliche vengono già quotati intorno ai 50-70$ ciascuno, non è credibile che qualcuno sia da subito disposto ad acquistarli in blocco a 500-700k ma è molto più semplice proporli in piccoli lotti da 100-150 pezzi ad altri investitori cinesi che, allettati dalla consistente crescita di valore facilmente verificabile sul mercato, se li accaparrano con la certezza di triplicare il proprio guadagno, entrando a far parte del gioco e magari rivendendoli nel giro di 30-60 giorni.

Questo discorso riguarda la realtà del mercato attuale (a partire dall’inizio di settembre), mentre in passato la crescita è stata costante e progressiva ma a ritmi decisamente più lenti.

Per concludere, a fine settembre sono state registrate le ultime rimanenze di 6N che includessero solo due “8” in posizioni casuali e già si sono avute aste pubbliche in cui numeri simili venivano pagati 50-60$ l’uno… Valutate voi la portata di questo tipo d’investimenti!

Tutti possono investire (volendo anche solo cifre irrisorie), ma con la certezza (quasi) assoluta di un ritorno nel giro di poche settimane.

 

4) Ma come vendere un singolo dominio ed a chi?

Qui si apre un altro mondo che è impossibile snocciolare in questa occasione. Un metodo rapido consiste nel metterlo in asta tramite GoDaddy Auctions, ma è necessario avere un po’ di esperienza per evitare che il dominio venga relegato nelle retrovie. Costituiscono una valida soluzione anche le pubblicazioni sui forum USA o sulle piattaforme di vendita più veloci (in questo caso, Sedo mi sembrerebbe una risorsa poco “immediata”, dato che, come appena accennato, in linea di massima questi domini si rivendono a rivenditori e non ad enduser).

 

5) Quali sono i numeri da evitare?

Vediamo ora in dettaglio in cosa convenga investire (indipendentemente dalla lunghezza del numero, ovviamente nelle future fasi di crescita d’interesse per gli 8N o addirittura 9N).

Consiglio di evitare sempre i numeri contenenti il “4″, in quanto suddetto numero viene mal visto dal domainer cinese, per motivi legati alla loro cultura; infatti, è ad oggi possibile registrare 6N con ben tre “8” ed un “4″, ma le loro quotazioni andranno decisamente a rilento ed il gioco (probabilmente) non vale la candela.

Lo “0” iniziale o “centrale”, laddove non genera delle decine, viene mal visto, ma è comunque l’ultima scelta saggia da fare quando di una specifica nicchia non resta altro da prendere. Recentemente, infatti, sono state registrate anche le rimanenze di questo tipo nella nicchia dei 6N inclusivi del doppio “8″.

Lo “0” che genera una decina è del tipo:

N0-NN-NN oppure, ovviamente, NN-N0-NN

Lo “0” che non genera decine è del tipo:

0N-NN-NN oppure NN-0N-NN e NN-NN-0N.

 

Lascio a voi individuare tutte le possibili combo considerate “valide” o “mal viste” dai domainer cinesi.

Come affermato poco sopra, alcune combinazioni con numeri che sarebbero da evitare, possono diventare interessanti quando sono le ultime opzioni di alcune nicchie, che hanno successo sul mercato ma sono ormai sature.

Vediamo comunque qualche combinazione.

 

Combinazioni sconsigliate:

452732 (priva di “8” ed inclusiva del “4”);

482538 (comprendente un doppio “8” ma attualmente ancora priva di valore sul mercato attuale a causa del “4” negativo);

085283 (inclusiva del doppio “8″, ma con lo “0” negativo che svaluta un po’ il numero). Potrebbero essere da registrare se ce ne fossero ancora disponibili, in quanto non resta niente di meglio sotto questa nicchia inclusiva del doppio “8” nei 6N):

081628 (da evitare lo “0” iniziale ove fosse presente un solo “8”). Chiaramente, sarebbe ancora peggio senza “8”;

120379 (senza “8” e con lo “0” che non forma una decina. Ve ne sono ancora migliaia disponibili).

 

Le combinazioni di 6N inclusive di un singolo “8” sono decine di migliaia e se ne contano attualmente a centinaia di valide libere. Questa sarà indiscutibilmente la nuova nicchia su cui gli investitori cinesi punteranno nelle prossime settimane/nei prossimi mesi). Se vi piacciono le scommesse (da vivere quindi come tali) consiglio di registrarne uno e tenerlo da parte per un annetto prima di disfarvene, ovvero per il tempo per il mercato di poterli valorizzare.

 

Combinazioni consigliate:

in generale, valgono i numeri in sequenza o alternati o altri pattern particolari che potrete meglio comprendere analizzando gli esempi sottostanti:

232315

152323

231523

356123 (3 numeri casuali seguiti o preceduti da 123 sono una nicchia emergente, ormai tutti registrati)

258825 (doppio 8 consecutivo centrale, tutti presi ovviamente)

775577

556677

323232

353637

 

Una curiosità: tutte le sequenze di “8”.com sono state registrate inclusa la massima lunghezza consentita di 63 “8” consecutivi riservata fin dal 2001!

 

Nota importante: al momento ho inserito tra le combinazioni non appetibili domini come 015673 e 120379. Ad ogni modo, questi non sono da evitare come forma d’investimento, in quanto crescono di valore proporzionalmente ai pattern di qualità superiore, man mano che cresce la domanda del mercato verso una determinata nicchia.

Ad esempio, probabilmente a quest’ora avranno registrato gli ultimi 6N con “0” iniziale contenenti 2 “8″, mentre giorni fa ve n’erano moltissimi liberi. Questo porta indubbiamente ad un interesse per questa nicchia, poiché essa è ormai satura (passando da poco appetibile a nicchia esaurita, qualche interesse potrebbe portarlo: così funziona questo strano mercato delle sotto-nicchie).

 

Per quanto riguarda il discorso dell’acquisto di domini con lo “0” centrale (decina) o finale, dipende dal gusto personale del domainer.

Ho avuto modo di conoscere, tramite lo staff di DomainEmpire.com, alcuni domainer cinesi che apprezzano questi pattern, mentre altri li considerano un ripiego (ma, ad esempio, in ambito 5N vengono pagati molto bene). Forse, sono apprezzati di più dai domainer americani che da quelli orientali.

 

6) I ritmi di registrazione

La penultima razzia di 6N con doppio “8” risale allo scorso 30 settembre, con gli ultimi domini con decina o “0” finale che sono stati registrati.

Dato che, successivamente, altri investitori cinesi si sono riservati i restanti 6N con doppio “8” e con lo “0” iniziale e li hanno già iniziati a vendere per un piccolo ma immediato profitto, la teoria sulla sotto-nicchie sembra valida.

Restano a tutt’oggi liberi alcuni 6N con triplo “8” ed almeno un “4”, ma ne sconsiglio vivamente l’investimento.

Le registrazioni proseguono a ritmi estrosi di centinaia o migliaia per giorno! Nei forum se ne parla molto ed ormai i domainer di mezzo mondo vi si stanno buttando a capofitto.

Alcuni 7N si pagano già 300-500$ o più, con pattern tipo 2538888. Tali cifre sono enormi, se si considera che le combinazioni sono davvero numerose. Questo potrebbe accrescere ulteriormente l’interesse verso i 6N. D’altronde, non è un caso che i 5N siano ormai molto costosi e che ne scadano sempre meno (segno che sono nelle mani di investitori che non li lasciano scadere con la regolarità che si vedeva mesi fa).

Sembra addirittura che, pochi giorni fa, siano stati presi anche tutti i 7N con tre “8” consecutivi.

I 6N sono un milione, ma il numero di utenti al momento coinvolto è di diverse migliaia di unità (in costante crescita, dato che in tutti i forum e blog si parla di questo nuovo boom).

Un consiglio che viene da chi è più esperto in questo campo: resistete alla voglia di disfarvene subito, tenerli un anno sarà probabilmente la mossa più saggia (tenendo sempre d’occhio il mercato).

In caso contrario, si commetterebbe lo stesso errore di alcuni domainer che hanno ceduto alcuni 3N pochi mesi fa a xx.xxx medio. Oggi (a distanza di poco tempo) ne avrebbero facilmente ricavati 150-200k. Basta controllare le liste di DNjournal per trovare alcuni domini di 3N che includono un “4″ ceduti di recente a 150k.

 

7) Ma perché gli investitori cinesi garantiscono una lunga vita a questo mercato? Quali sono i motivi per cui questi domini vengono acquistati?

Siamo al punto chiave della questione. Enorme bolla pronta ad esplodere o investimento sicuro? Le opinioni in merito sono contrastanti e non esiste risposta certa a questa domanda. A spaventare gli scettici è la velocità con cui questo nuovo fenomeno sta crescendo.

Inoltre, questa fortissima corsa all’accaparramento dei numeri si è verificata in seguito ai ribassi subiti dalla Borsa, che hanno direttamente interessato la Cina; pertanto, potrebbe anche solo essere una temporanea forma d’investimento di grossi flussi di capitali in attesa di trovare opportunità migliori.

Proviamo, però, ad analizzare questi investimenti, in modo da poter ipotizzare un futuro basandoci sulle motivazioni che fanno ora muovere questi milioni di dollari.

Da anni i capitali orientali vengono investiti in tutto ciò che può portare guadagno o rappresentare un bene rifugio. Basta considerare che sono al primo posto tra i proprietari stranieri di beni immobili in USA.

La politica della Cina prevede però forti limitazioni ai capitali investiti all’estero. C’è comunque un piccolo particolare da tenere a mente: i domini non sono visti come un investimento straniero. Alcuni TLD sono consentiti e non vengono quindi sottoposti a limiti di investimento.

E questa è la grande spinta. Questi “tipi” di domini vengono acquistati solo come investimento, senza alcuna intenzione di sviluppo o di vendita ad enduser. Sono utili soltanto per essere usati come merce da negoziazione.

Rappresentano solo qualcosa di prezioso, in quanto limitato nel numero.

Con queste premesse, tutti possono pensare che si tratti di un mercato prossimo all’implosione. Ma secondo diversi esperti, la quantità di soldi che vengono investiti è talmente elevata che la crisi, al momento, neanche si intravede. Molti, anzi, concordano che i prezzi saranno ancora più alti.

 

I soldi provenienti dalla Cina che devono essere investiti ammontano infatti a miliardi di dollari: i domini faranno parte di questo flusso di denaro.

 

Anche secondo l’esperienza dello staff che mi ha assistito nelle ricerche per questo articolo, i “numeri” non vanno assolutamente visti come semplici domini, bensì come un nuovo mezzo per poter “impegnare” un’ingente liquidità da poter poi rapidamente richiamare al bisogno, ritrovandosi un capitale quantomeno quintuplicato nel brevissimo periodo.

Altro indizio che porta a pensare che questo mercato non sia destinato a decadere è il fatto che il numero di domainer coinvolti da tutto il mondo sia sempre crescente. È un gioco che sta coinvolgendo la massa, benché la maggioranza venga attualmente acquisita da pochi ed accuratamente sottratta al mercato (nell’interesse di tutti), per far accrescere la richiesta e diminuire enormemente l’offerta.

Tutti i 6N restanti verranno registrati entro il (o prima del) 2017. Un solo domainer cinese ne ha registrati 33000 fra il 13 ed il 14 settembre 2015, e la stessa persona continua ad acquisirne migliaia al giorno.

Questo è modo semplice e sicuro per far moltiplicare i suoi milioni in tempi brevi è al momento un metodo infallibile: egli si ritroverà a controllare completamente tale mercato e nessun fattore esterno potrà causarne la decadenza.

Essendo ormai migliaia le persone coinvolte, è piuttosto probabile che il mercato potrà solo crescere.

È vero, è un tipo di business piuttosto irrazionale. Da ignorante in materia economica, mi sembra di assistere ad una corsa all’acquisto di qualcosa a cui venga assegnato un valore. Una sorta di “moneta” liquida, pronta da convertire in dollari.

Altro punto a favore dell’ipotesi che prevede un mercato solido anche per il futuro è il trend sempre costante e positivo che il mercato numerico ha già dai primi anni del 2000.

Nulla esclude che tutto potrà presto subire un fortissimo rallentamento seguito da un lungo periodo di stasi, ma la cosa su cui la maggior parte dei domainer è concorde è che, finché ci saranno la richiesta e i soldi da investire, seppur irrazionale, questo business reggerà. E con miliardi di dollari, il mercato sarà stabile per un lungo periodo. Probabilmente!

Come ogni volta, la raccomandazione è la solita: investite con moderazione, con studio preventivo e valutando bene i rischi connessi.

 

Paolo De Gregorio
paolinope29

Domainr.it

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