
E’ un tema centrale nel web marketing, vista l’altissima competizione: come toccare i giusti “tasti emotivi” per attirare l’attenzione degli utenti e soprattutto stimolarne l’engagement? Per far interagire gli utenti, portandoli a condividere determinati contenuti è sufficiente una ripassata di “Scienza delle Emozioni”. Cosa il cervello umano decide di condividere con gli altri e a chi dà fiducia?
Queste 4 emozioni sono proprio quelle che dovrete stimolare nei vostri lettori…
Donald Winnicot, noto psicoanalista, ha scoperto che la felicità aumenta ulteriormente se viene condivisa con altre persone. Risultato sul web: se riuscirete a stimolare felicità e gioia, avrete alte chance di essere condivisi e il vostro messaggio “veicolato” viralmente online. Si parla di felicità come “driver” per la condivisione sui Social Media e la costruzione delle vostre visite.
All’interno di uno scenario che stimola tristezza, il nostro cervello produce cortisolo (l’ormone dello stress) e ossitocina, che stimola l’empatia. In un esperimento, il professor Paul Zak, ha verificato che coloro i quali riscontravano i più alti livelli di ossitocina erano le persone più propense a donare nella raccolta di fondi in campagne solidaristiche.
Semplificando, la stimolazione dell’ossitocina, genera senso di fiducia, credibilità e generosità: questo è uno dei motivi per cui nelle pubblicità si fa ampio uso di cuccioli di animale o bambini piccoli… La fiducia verso il brand e le vendite hanno effetti decisamente benefici.
Preoccupazione, paure, ansia: sensazioni spiacevoli ma molto utili all’uomo, che portano ad una reazione di lotta o fuga. Dal nostro punto di vista, però, con la paura si verifica un evento simile a quello della felicità: le persone, infatti, necessitano di condividere anche la paura per esorcizzarla. In assenza di altre persone, il sentimento è talmente forte da poter essere esorcizzato legandosi mentalmente e trovando conforto anche con cose inanimate, perfino con “brand” commerciali. Volete saperne di più? Leggete qui…
La rabbia permette di polarizzare determinate posizioni: è stato scoperto anche in questo caso con un esperimento psicologico. Nella sfera del marketing, ciò si traduce con un’escalation emotiva che porta a sostenere e divulgare il proprio parere con forza, condividendolo. Si è verificato che tra gli articoli del New York Times maggiormente condivisi e virali ci sono quelli che hanno suscitato un sentimento di rabbia.
In conclusione, il marketing che farete sui vostri marchi e sui vostri contenuti deve partire sempre dalle emozioni, poiché le persone prima sentono, poi pensano.