I nomi a dominio: come cercare domini adatti alla vendita

il | Guadagnare online | 0 commenti

Nel mio ultimo intervento ho avuto il piacere di parlare delle basi del “domaining”, del fare cioè business con i nomi a dominio. Ho illustrato le categorie principali dei nomi a dominio e ho spiegato perché esse sono importanti. Vorrei ora illustrare un paio di esempi su come cercare concretamente un nome a dominio per la vendita.

Per prima cosa dovete studiare le statistiche di diffusione di una determinata parola chiave. Vi consiglio lo strumento di base di qualsiasi domainer: il keyword tool di Google. Lì potrete studiare le statistiche, la diffusione e la concorrenza legate a una determinata parola chiave, che potrebbe essere poi da voi registrata.

Facciamo un esempio pratico: scegliamo una keyword piuttosto commerciale: “penna usb” e confrontiamola con il sinonimo “chiavetta usb”. Il nostro scopo è quello di capire in primo luogo quale dei due termini è migliore. Accediamo al tool di Google e, in alto a sinistra della pagina che appare, clicchiamo su “strumento stima traffico”. Digitiamo infine le due parole chiave. Avremo questo risultato:

Google Keyword Tool - Clicca per ingrandire
 
Gli elementi fondamentali da cogliere in questa tabella non sono solo i volumi di ricerca delle parole chiave, ma anche il livello di concorrenza degli inserzionisti che le usano.  Come vediamo, “chiavetta usb” è molto più appetibile di “penna usb”, in quanto ha un numero più che doppio di ricerche mensili e un CPC medio lievemente più alto. Ciò significa che è più ricercato su Google, chiaramente, e che le aziende che fanno pubblicità nel web per vendere questo prodotto sono disposte a pagare mediamente 5 centesimi in più a click per la seconda parola chiave rispetto alla prima. Il nostro scopo allora sarà quello di preferire un dominio che contenga “chiavetta usb”.

Riflettiamo però prima ancora un secondo su questi dati: le aziende del settore sono disposte a pagare 50 centesimi per ogni visitatore che giunge sul loro sito attraverso una ricerca che abbia come tema le penne o le chiavette usb. Un nome a dominio che permetterebbe a queste aziende di andare in prima pagina per migliaia di volte al mese sotto le ricerche di quelle determinate parole chiave ha sicuramente un valore oggettivo rilevante, non vi pare?

A questo punto non vi rimane che verificare se queste combinazioni di parole, con o senza trattino (pennausb, penneusb, penna-usb ecc) sono liberi nei vari TLD. Sicuramente i migliori tld sono il .it e il .com. Ma non illudetevi che sia tutto così facile… Noterete infatti che i nomi a dominio che cercate sono purtroppo, nella maggior parte dei casi, registrati.

Come creare allora un buon portafogli di domini senza spendere troppo? Ecco le due regole d’oro:

  1. Seguire i nuovi trend e cercare di essere i più rapidi nel registrare i nomi a dominio corrispondenti. E nuovi trend ne nascono in continuazione, in tutti i settori. Pensiamo alle macchine da caffè in cialde, che si stanno diffondendo da poco, agli ebook, agli smartphones, o al turismo enogastronomico e alle strade del vino. Tutti settori, e quindi parole chiave, di origine recente, e potenziali nomi a dominio di qualità.
  2. Cercare di accaparrarsi i nomi a dominio in scadenza: ogni giorno scadono infatti, solo in Italia, centinaia di domini, in alcuni casi di ottima qualità. Negli ultimi anni sono scaduti nomi premium come porno.it, sesso.it, dieta.it, e scadono quotidianamente nomi come rca.it, hotelmolise.it, aquileia.it.

La registrazione di domini in scadenza , detta anche “backorder” o “drop catching”, è una moda che si sta affermando professionalmente anche in Italia, tanto che sono nati servizi specifici, come Nidoma.com, attraverso il quale si possono visualizzare liste di domini in scadenza aggiornate quotidianamente e si possono ordinare domini a partire dai 45 EUR. Registrare un dominio a 45 EUR per venderlo a 450 EUR è già un buon affare, non vi pare?

Ma come fare per vendere questi domini? Il primo passo è metterli in vendita su Sedo.com. Sedo offre la maggior piattaforma di compravendita al mondo e ha un database di più di 16 milioni di domini. Fare in modo che i vostri domini siano in quel database è un primo passo assolutamente obbligato per la vendita. Il passo successivo è stabilire un giusto prezzo di vendita. Un acquirente si sente spesso “sperduto” di fronte alla richiesta di avanzare un’offerta. Cercate quindi di stabilire il prezzo voi. Ma state attenti: richiedere un prezzo molto più alto delle vostre aspettative reali per verificare il reale budget economico dell’acquirente può, nell’immediato, “bruciare” la trattativa, e nel lungo periodo, frenare lo sviluppo del mercato.

Lascia un commento