Nelle prime fasi della nostra guida al funzionamento di AdSense, abbiamo affrontato alcuni importanti step conoscitivi. Abbiamo infatti visto cosa sia il programma di advertising di Google e come operi in sinergia con AdWords. Abbiamo altresì analizzato quale sia il suo funzionamento nei termini essenziali, e come completare con successo la procedura di iscrizione. Prima di comprendere in che modo vengano amministrati i sistemi di pagamento, andiamo ad evidenziare come si accede e come si gestisce al proprio account personale.
Una volta inseriti i propri dati di accesso, è possibile entrare nel vero e proprio cuore gestionale di AdSense, cliccando sulla voce “Account personale”. In questa macro sezione, sarà possibile gestire in maniera completa tutte le informazioni relative al proprio conto e ai propri pagamenti, passati o previsionali.
Tra le varie funzioni di questa macro area del portale Google AdSense, introduciamo innanzitutto quella relativa alle impostazioni dell’account, una sorta di elenco basilare di opzioni che permetteranno una prima, ma importante, personalizzazione del nostro sistema AdSense.
Una seconda funzione preminente rispetto alle altre, è inotre quella della cronologia dei pagamenti. Anche se parleremo nel prossimo appuntamento, e in maniera sicuramente più diffusa e approfondita, di questa funzionalità, è comunque il caso di fare qualche rapido cenno alle principali opzioni cui è possibile accedere mediante questa parte della piattaforma gestionale AdSense.
All’interno della cronologia dei pagamenti sarà infatti possibile ottenere un dettagliato riepilogo informativo di tutti i guadagni che sono stati consolidati attraverso la piattaforma AdSense, oltre ai pagamenti inviati (relativi ai guadagni dei mesi precedenti, che hanno superato le soglie minime) e ai crediti in sospeso. Le possibilità di personalizzazione di tale sezione permettono di individuare i pagamenti e i guadagni relativi ad archi temporali delimitati e flessibili, potendo altresì discriminare il ricavo attraverso i vari prodotti utilizzati (contenuti, ricerche, e così via). Ancora, è possibile prendere visione delle varie scadenze dei pagamenti e, ulteriormente, delle informazioni fiscali, eventualmente aggiornabili sulla base delle modifiche che potrebbero intercorrere durante la gestione ordinaria dell’account.
Proprio sulle informazioni fiscali vogliamo spendere qualche parola di approfondimento. Tale sezione è infatti, purtroppo, spesso ignorata o sottovalutata dai titolari dell’account, che per imperizia o distrazione, non prestano la dovuta attenzione all’impostazione delle informazioni fiscali, con ciò che ne consegue in merito all’errata tassazione dei ricavi ottenuti tramite il programma Google AdSense. All’elenco completo di tali informazioni si accede una volta raggiunti i 10 dollari di ricavo. Tale soglia minima permette infatti a Google AdSense si attivare un meccanismo di validazione, che chiederà all’utente di inserire tutti i dettagli fiscali, a partire dal profilo del publisher, fino alla certificazione della presenza (o meno, come è d’altronde più probabile) di attività commerciali svolta negli USA.
Anche se la gestione dell’account AdSense è piuttosto intuitiva, elenchiamo altresì quelle che sono le principali voci di personalizzazione all’interno dell’impostazione del proprio conto personale. In questa sezione sarà infatti possibile modulare a piacimento le informazioni di accesso (indirizzo di posta elettronica e password), la lingua di visualizzazione, le modalità di contatto con Google, le informazioni sul beneficiario (domicilio, telefono, fax, orari preferiti per i contatti), i dettagli sui pagamenti, l’eventuale opzione di sospensione dei pagamenti, la preferenza per il tipo di annuncio, e altro ancora.
In merito ai dati personali sul beneficiario, è bene assicurarsi che le informazioni inserite siano quell corrette, poiché entro sei mesi dall’apertura dell’account, Google richiederà la verifica delle informazioni contenute nella sezione, con una breve procedura che – se con esito negativo – comporterà la sospensione temporanea dell’account.
Soffermiamoci ancora un attimo sull’opzione relativa alla sospensione dei pagamenti. Per diversi motivi, infatti, il titolare dell’account potrebbe preferire evitare di ricevere dei pagamenti di importo minimo da parte di Google, bensì accumulare gli stessi nel corso dei mesi, per riceverne uno di importo maggiore nel momento desiderato. La rimozione della sospensione dei pagamenti non produrrà comunque effetti immediati: il pagamento verrà infatti effettuato nella sessione del ciclo dei pagamenti successivo a quello di esercizio della rimozione dell’opzione.
Infine, un’ultima raccomandazione, relativa alla modalità di annuncio da pubblicare. Il publisher potrà infatti scegliere se esporre annunci testuali o anche annunci grafici, a seconda delle proprie preferenze in termini di gestione dei programmi pubblicitari. Di norma, gli annunci grafici hanno per l’inserzionista un costo maggiore e, frequentemente, generano un ricavo altrettanto più elevato per il publisher. Per questo motivo, a meno che l’impostazione delle pagine non ne risenta in termini grafici, è spesso consigliabile scegliere le più ampie opzioni in termini di pubblicazione degli annunci.
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