Nel primo articolo della guida dedicata alla Content Curation, abbiamo visto come essa sia importante, soprattutto in considerazione dei numerosissimi contenuti che, ogni giorno, vengono creati e condivisi in rete. Tra le sue utilità, infatti, la Content Curation ha quella di attenuare la sovraesposizione ai contenuti web da parte degli utenti, costretti sempre più a spendere tempo e denaro per reperire informazioni utili alle loro esigenze. In quest’ottica, la cura dei contenuti da parte di una persona viene ritenuta ormai fondamentale, soprattutto considerando la crescita esponenziale e continua di siti e blog di nicchia.
Abbiamo visto, sempre nel primo articolo dedicato alla Content Curation, quali sono le qualità e le capacità che contraddistinguono la persona che si occupa della cura dei contenuti (conoscenza approfondita del web, capacità di riconoscere contenuti di qualità ed editing degli stessi, fornire notizie pertinenti alle richieste e ai bisogni degli utenti).
Utili strumenti per un content curator stanno diventando sempre di più le piattaforme dedicate alla Content Curation, attraverso le quali poter usufruire di diverse funzionalità per una migliore ricerca e condivisione di contenuti inerenti un determinato argomento.
Molte aziende stanno provvedendo a creare account pro su tali piattaforme, per permettere a clienti potenziali ed acquisiti di usufruire di notizie di qualità e divenire, quindi, fonti autorevoli su uno specifico argomento.
Vediamo, nello specifico le piattaforme più utilizzate dalle aziende per la propria attività di Content Curation.
Scoop.it
Questa piattaforma per la cura dei contenuti ha come obiettivo dichiarato quello di aumentare la visibilità delle aziende e dei professionisti che la usano. In effetti, Scoop.it offre la possibilità di:
- misurare l’interazione con gli utenti;
- personalizzare la propria pagina personale (servizio dal costo di 79 dollari al mese);
- gestire un canale dedicato a un argomento specifico.
Questi strumenti, uniti all’abilità del content curator, possono rivelarsi utili per attrarre numerosi utenti online, capendo cosa li attira maggiormente e come migliorare la propria strategia nella creazione di contenuti, nell’offerta e nella vendita di servizi
Searcheeze
Questo progetto, nato da una start up italiana, ha un approccio più sociale e consente di effettuare drag&drop per salvare link e contenuti di nostro interessere all’interno di canali che, una volta creati, vengono condivisi con altri utenti web, dando vita a un processo di condivisione del sapere inerente uno specifico argomento. Inoltre, con Searcheeze è possibile integrare i contenuti condivisi con quelli di altri siti che si occupano del medesimo argomento, dando vita a veri e propri giornali online attraverso cui informarsi senza perdersi fra le miriadi di contenuti che affollano la rete.
Storify
Simile a Scoop.it, questa piattaforma consente di occuparsi della cura di contenuti web per un determinato argomento. A differenza di Scoop.it, comunque, Storify si orienta su una condivisione dei contenuti in forma narrata ed è per questo che spesso, soprattutto negli USA, esso viene utilizzato per diffondere e condividere notizie su feste e avvenimenti che hanno luogo in un quartiere o in un campus.
Percolate
Piattaforma per la content curation dedicata essenzialmente alle aziende per raccogliere e condividere tutto ciò che viene pubblicato dal brand sui vari social networks, Percolate consente di generare un unico luogo di aggregazione di notizie, coinvolgendo direttamente anche gli utenti online nella raccolta e nella condivisione dei contenuti.
Questa piattaforma, il cui numero di utenti registrati continua a crescere in modo esponenziale, rappresenta un utile strumento per la cura e la condivisione di immagini, attirando su di essa le attenzioni del variegato mondo della rete per la sua peculiarità e il suo interessante sviluppo. Per le sue caratteristiche, Pinterest è molto utile per i professionisti della comunicazione che lavorano con le immagini e per i numerosi brand che intendono veicolare, proprio attraverso le immagini, i loro messaggi.
CircleMe
Questa piattaforma web, che è anche un’app per iPhone, consente di importare i contenuti condivisi e apprezzati su vari social network come Facebook, Foursquare e GoodReads, navigando nella stessa piattaforma per cercare e condividere nuovi elementi e contenuti: quando l’utente visita la pagina inerente un determinato argomento, gli vengono automaticamente proposti e consigliati nuovi contenuti e servizi legati a quello specifico interesse.
Conclusioni
È chiaro come l’attività di Content Curation consenta un guadagno indiretto di denaro (a differenza di ciò che avviene per i creatori di piattaforme come Scoop.it, che danno la possibilità alle aziende di creare un proprio canale informativo a pagamento), ma rappresenta una validissima azione di marketing ed engagement per far sì che l’autorevolezza e il riconoscimento di un brand rispetto a un determinato argomento o interessa aumenti con l’aumentare della pubblicazione e della cura di contenuti di qualità.