Se è vero che sul mondo dei Social Network Google ha sempre fatto flop – vedasi l’ormai imminente chiusura di Google Plus – è altrettanto vero che Google è il punto di riferimento pressoché incontrastato della ricerca attiva di informazioni, soluzioni, prodotti e servizi, soprattutto se geolocalizzate.
Ok, anche i Social “ci provano” in tal senso, così come altri motori di ricerca: ma la battaglia contro Big G, per ora, è vana.
Nel frattempo i fatturati di Google volano, grazie a una crescente presenza e attenzioni date ai risultati a pagamento: ultima notizia, a tal proposito, è un test in corso per cambiare il colore dell’etichetta “AD”, che segnala appunto che quello specifico risultato che appare in SERP (=pagina dei risultati di ricerca) è un annuncio sponsorizzato. Ebbene, si passa da un ben visibile colore verde dell’etichetta, al colore nero… Con probabile aumento del CTR (Click Through Rate, ossia il tasso di click) sugli annunci a pagamento.
Ma non divaghiamo: oggi parliamo di un aspetto specifico del lavoro SEO che può (e deve) intraprendere ciascun marketer con interessi geolocalizzati: la SEO Local, che passa chiaramente attraverso l’imprescindibile Google My Business… ma non solo! Lo facciamo sfruttando i risultati di un utilissimo report della SEO locale nel 2019, proposto da Moz e scaricabile gratuitamente qui.
Vediamo quali sono i trend e le azioni comuni in fatto di SEO Local…
Le attività da fare per aumentare la visibilità su Google per le attività locali: l’analisi di Moz
Innanzitutto, come posizionarsi nei primi risultati del Local Pack? Ossia negli spazi destinati alle schede Google My Business meglio posizionate.
I fattori per il posizionamento nel top Local Pack sono per tutti gli intervistati di Moz ancora poco chiari e trasparenti. In generale, però, emergono questi due punti principali:
- La prossimità delle sedi rispetto a dove si trova l’utente che effettua la ricerca rimane uno dei fattori principali per un intervistato su tre.
- Altri fattori (alla rinfusa, riferiti sia per la scheda GMB che a un sito web): qualità/quantità di link e citazioni in ingresso verso un dominio; categorizzazione corretta della scheda Google My Business.
Nella realtà è determinante anche la cura verso la scheda Google My Business, in fatto di informazioni aggiornate, nuove foto e news/offerte pubblicate, ma anche il numero delle recensioni ha un ruolo nel determinare quali schede debbano avere priorità.
Non a caso circa il 50% dei marketers intervistati ritiene che il ranking locale sia influenzato anche dal presidio (o meno) della funzionalità di pubblicazione di news e offerte o delle “domande & risposte”, sempre disponibili dentro la scheda GMB.
Lavorare sulla SEO in senso lato produce risultati nelle Serp Locali? La risposta è SI per la stragrande maggioranza di intervistati, sia aziende che hanno sviluppato internamente tali sforzi, sia per le agenzie.
Quello che ci portiamo a casa come assodato è: non è solo un tema di strumenti (Google My Business), ma i risultati arrivano se gli sforzi sono organizzati in una strategia più ampia, che coinvolge tutti i touchpoint online di un’azienda.
Il 64% dei professionisti del marketing coinvolti nell’analisi è consapevole del fatto che Google stesso sta diventando l’home page per le attività locali: basti pensare, ad esempio, alle informazioni presenti o correlate a Google My Business che appaiono direttamente nella pagina dei risultati di ricerca (Google Knowledge Panel) o sulla mappa… L’utente non deve nemmeno effettuare click per approfondire le informazioni, è già tutto in SERP.
Il Knowledge Panel appare in circa il 40% delle ricerche effettuate su Google.
Il 65% degli intervistati è certo di una cosa: c’è una correlazione forte tra risultati organici che appaiono naturalmente in seguito a una ricerca su Google e presenza o meno nel Local Pack.
Un’ulteriore conferma di quanto detto poco fa: non basta essere su Google My Business, ma occorre sviluppare e mantenere una presenza attiva anche sugli altri presidi online, sito web o blog in primis, per cercare di occupare più spazio possibile nella prima pagina di Google.
Per concludere…
C’è sempre molto lavoro da fare sulla Local Seo; contemporaneamente non c’è una cultura così diffusa sul tema, legata anche al fatto che mancano certezze su attività principali da fare e relativi risultati attesi – in questo specifico aspetto del marketing più che altrove.
Ci sono però molti “indizi” su cosa possa portare dei risultati: viene premiato chi riesce a sviluppare nel tempo, con costanza, una serie di varie tattiche che includono svariati ambiti del web marketing (dal pay per click ai Social, dal customer care attiva su GMB alla SEO, dalla UX all’ottimizzazione costante della navigazione sui siti da mobile, dall’email marketing alle strategie in-store).
Tutto concorre e serve per finire in alto in una sempre più affollata e intricata SERP di Google…
Per approfondire…
Se questo argomento vi interessa, il 4 Giugno 2019 a Bologna si tiene la seconda edizione del Local Strategy Live, l’unico evento in Italia interamente dedicato al Local Search Marketing. Un’intera giornata di formazione per imparare a promuovere la tua attività sulle Mappe online, nei risultati locali con Google My Business e gli altri sistemi di Local Search. Il relatore è Luca Bove, il massimo esperto italiano su questi temi.