Una decina di giorni fa, Christian Ashlock dell’AdSense Optimization Team ha pubblicato un articolo (parte 1 – parte 2) in cui analizza e propone delle soluzioni alla fluttuazione della revenue di Google Adsense. Vengono presi in considerazione vari casi: variazione del numero di impression, variazione del CTR (% di click), variazione del CPC (valore dei click). Molte delle considerazioni fatte mi sono sembrate fin troppo ovvie, ma ne voglio segnalare una interessante.
"If you want to increase placement targeting over the long term, set up ad placements. This will make it easier for advertisers to find and target your site."
Usando la terminologia di Google, il consiglio è quello di creare un "criterio personalizzato" in un "posizionamento di annunci".
In pratica devi definire sul tuo sito web un insieme di annunci che desideri rendere disponibile agli inserzionisti. In questo modo, gli inserzionisti potranno scegliere con maggiore precisione dove far comparire la propria pubblicità all’interno del tuo sito.
Ad esempio, se definisci il criterio "nella parte superiore della sezione musica", un inserzionista potrà decidere di visualizzare i propri annunci solo in quella posizione e non in tutto il tuo sito.
Dando questa possibilità di scelta, è più probabile che qualcuno scelga il tuo sito per fare del "targeting per posizionamento".
Faccio notare che con questa modalità di targeting, il costo per l’inserzionista e il tuo guadagno dipendono dal numero di visualizzazioni (CPM) dell’annuncio e non dal numero di click che riceve (CPC). (Le regole sono cambiate: ora un annuncio con targeting per posizionamento può essere pagato sia pay per click sia pay per impression a discrezione dell’inserzionista).
Come puoi creare un criterio personalizzato in un posizionamento di annunci? Lo spiega bene Google in questa pagina.

Informazioni sull'autore
Paolo Moro, pioniere dell'affiliate marketing dal 2001, esperto SEO ed appassionato di finanza personale, vanta oltre 20 anni di esperienza come freelancer digitale. Fondatore di una startup web e presidente di due associazioni no-profit, Paolo combina competenze tecniche e manageriali. Nei suoi articoli offre approfondimenti su affiliate marketing, finanza personale e soluzioni finanziarie B2B, basati sulla sua pluriennale esperienza nel settore digitale.