I 7 fattori che muovono l’algoritmo di Instagram

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Diversi trend di Social Media Marketing danno in forte ascesa Instagram: canale facile da comprendere, totalmente visivo, particolarmente adatto a supportare le vendite di e-commerce o anche per il mondo Affiliate, sta guadagnando forti quote di utenti sicuramente a scapito di Snapchat e – in parte – anche di Facebook, che sta attraversando un periodo di “sofferenza” tra problemi di privacy, difficoltà in fatto di visibilità naturale dei post e “invecchiamento” della base utente.

Ma come funziona Instagram? Quali contenuti l’algoritmo di Instagram tende a preferire?

Oggi vediamo proprio come muoversi con intelligenza su Instagram per guadagnare sempre più spazio rispetto ai contenuti “concorrenti”.

I 7 fattori principali dell’algoritmo di Instagram

1. Quanto sono recenti i post

Questo fattore è piuttosto ovvio: tanto più un tuo post è recente e tanto più probabilmente verrà mostrato agli utenti che possono essere in linea – come interessi – al post o agli utenti che hanno interagito con il tuo account o che ti seguono. Fin qui, tutto chiaro.

2. Quanto interagiscono gli utenti con i tuoi post

Al pari di Facebook, Instagram tende a mostrare più frequentemente i post di familiari e amici. Ma più generalmente, mostra più frequentemente i post degli account con cui un utente ha interagito maggiormente.

Like, commenti, messaggi privati ma anche ricerche frequenti: sono tutte “azioni” che danno all’algoritmo di Instagram preziose informazioni sui gusti e sulle preferenze di ciascun utente, su cosa vuole vedere più di frequente.

Ha un peso – com’è ovvio – anche la quantità di interazioni di un post nel tempo. Maggiori sono i commenti e i like (nel più breve tempo possibile), e maggiore tempo in cima al feed sarà regalato a quel preciso contenuto. Da questo punto di vista si capisce come anche una didascalia coinvolgente possa essere di grande aiuto per aumentare le interazioni e, quindi, la visibilità del post.

3. Interessi

Le azioni suddette (like, commenti, ricerche effettuate, tempo speso su determinati post) arricchiscono il profilo di ogni account, generando un agglomerato di interessi a cui corrispondono dei contenuti che più facilmente saranno apprezzati da quello specifico account.

Detto più semplicemente: il contenuto pertinente agli interessi dell’utente sarà chiaramente “più in alto” sul proprio feed di IG. In base ai generi di contenuto con cui l’utente ha interagito (ad esempio viaggi, cibo, calcio, palestra, ecc.), verranno mostrati nuovi contenuti coerenti.

4. Attività dell’account

Anche QUANTO un utente accede a Instagram ha un suo peso nel determinare ciò che quell’utente vedrà nel suo feed di post.

Se un utente accede con scarsa frequenza, Instagram cercherà di mostrare il meglio dei contenuti che si è perso: ecco quindi che un post con alto numero di interazioni sarà mostrato ulteriormente anche agli utenti “ritardatari”, per così dire.

5. Quanti account sono seguiti dall’utente

Anche quanti account segue un utente è un fattore: se un utente segue moltissimi profili Instagram (es. 1000), vedrà necessariamente un minor numero di contenuti medio per ciascun profilo seguito. Se invece un utente segue pochi profili, avrà ampie possibilità di vedere costantemente tutti o quasi i contenuti pubblicati da questi profili.

Ergo, avere tra i propri follower degli utenti che seguono pochi profili può essere un vantaggio, perché questi utenti si imbatteranno molto spesso (per non dire quasi sempre) nei tuoi contenuti.

6. Quanto tempo spende su Instagram un utente

Quanto tempo passa su Instagram un utente? Sessioni di visita brevi suggeriranno all’algoritmo una breve selezione dei migliori contenuti “persi” dall’ultima visita; al contrario, sessioni di navigazione mediamente più lunghe permetteranno all’algoritmo di mostrare molti più post nuovi…

7. Quanto frequentemente pubblichi

Visti i punti precedenti, potrebbe aver molto senso sfruttare una strategia di pubblicazione frequente. Così facendo avrai più possibilità di mostrare i tuoi contenuti (almeno alcuni di quelli che pubblichi) a follower e non potenzialmente interessati. Le loro interazioni con i tuoi contenuti saranno nutrimento prezioso per l’algoritmo di IG, che tenderà a premiare nuovamente i tuoi contenuti nei confronti di questi utenti fedeli…


Al momento Instagram non ha il problema del sovraffollamento di contenuti tipico di Facebook. Questo significa che può essere un buon momento per “martellare” su questo Social Network, così da guadagnare visibilità e spazio.

Però… attenzione a non fare l’errore che molti hanno fatto su Facebook, e cioè quello di inseguire “vanity metrics” relative al numero di seguaci. Quando anche Instagram sarà sopraffatto da una grande quantità di contenuti da mostrare (succederà…), inevitabilmente anche chi ha valanghe di follower sarà destinato a perdere fette numericamente molto grandi di engagement. E’ successo su Facebook, succederà su Instagram.

Ciò che conta, quindi, è coltivare una fanbase realmente molto interessata ai contenuti che pubblichi, che quindi dovranno essere di grande qualità, in grande quantità e differenti, possibilmente, rispetto alla concorrenza.

Cosa ti contraddistingue? Perché sei apprezzato dai tuoi follower? Bisogna ripartire da qui, ossia – ancora una volta – dalla qualità dei contenuti…

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