Campagne Facebook Ads Migliori ottimizzando le immagini: 4 suggerimenti

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Da un lato Facebook e Google cercano di semplificare i loro strumenti, affinché qualunque attività locale – almeno a livello base – possa arrangiarsi con strumenti in cui Intelligenza Artificiale la fa da padrone (vedasi il tentativo progressivo di semplificazione di Google Adwords in Google Ads e la recentissima introduzione dei Video Kit in Facebook Ads).

Dall’altro lato, invece, l’affollamento Social che rende invisibile la maggior parte dei post condivisi, ma anche l’affollamento delle pagine dei risultati di ricerca di Google (tra snippet, ads sempre più “occupa-spazio”, schede e widget vari) che complica il lavoro anche per chi occupa le migliori posizioni naturali in SERP, rende obbligatorio curare sempre più ogni dettaglio.

E la cura dei dettagli richiede un innalzamento dell’asticella: tutto obbliga a un maggiore investimento di tempo, accompagnato da maggiori competenze, passione e pazienza.

Ci sono però dei consigli tutto sommato facili da seguire, anche senza avere un enorme team Digital a propria disposizione. Oggi parlo di come riuscire a fare un passettino in avanti con Facebook Ads, in particolare nella scelta e nella gestione delle immagini correlate alle campagne pubblicitarie con Facebook e Instagram.

4 modi per migliorare le campagne Facebook Ads con le immagini

Le immagini possono veramente cambiare l’esito di una campagna Ads su Facebook, trattandosi di una delle variabili più importanti, in primis in fatto di CTR sugli annunci, che impatta molto sui risultati.

  1. Medesime immagini per target differenti – NO!

Usare le stesse immagini in annunci pubblicitari per target differenti è una prima semplificazione che non porta grandi risultati. Al contrario, invece, differenziare le immagini lungo le seguenti variabili porterebbe notevoli miglioramenti nel Click Through Rate:

  • Crea annunci suddivisi per target simili e associa immagini differenti e ragionate sulla tipologia di target utente.
  • Identifica immagini che riportino alla mente 1) situazioni/professioni o immagini di professionisti ideali; 2) immagini che riportino alla mente situazioni legate all’infanzia o alla gioventù di un target più adulto.
  • Cerca di associare l’immagine al contenuto della pubblicità in maniera anche simbolica e originale: l’idea sarebbe quella di discostarsi dalla massa di immagini sempre uguali (per intenderci: quelle da “stock di foto”) a cui l’occhio dell’utente si è assuefatto.
  • Funzionano particolarmente immagini che rappresentano persone, uomini e donne, o parti del corpo. Gli utenti si identificano più facilmente e si soffermano di più nell’osservare un volto, ad esempio.
  • Usa immagini coerenti con i contenuti, anche visuali, presenti nella pagina di atterraggio (se è una landing page esterna, sul tuo sito). Questa attenzione dà continuità all’esperienza utente

Concettualmente, bisognerebbe avere le stesse attenzioni che più facilmente si hanno in Google Ads (ex Adwords), dove si tende molto di più a suddividere gli utenti in cluster sulla base delle parole chiave che digitano in Google.

Un esempio banale: un utente A che cerca “parcheggio coperto in Aeroporto” è molto diverso da un utente B che cerca “parcheggio low cost Aeroporto”. L’utente A, ad esempio, è implicitamente molto più propenso a spendere soldi per un parcheggio e probabilmente ha una macchina più costosa, un lavoro più redditizio, una maggiore capacità di spesa in generale rispetto all’utente A.

Su Google Ads si capisce rapidamente tale differenza, che porta alla creazione di annunci differenziati per i due tipi di utente. La stessa cosa dovrebbe valere su Facebook Ads…

  1. Colori brillanti o scuri?

A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, diversi esperimenti hanno dimostrato risultati migliori con immagini dallo sfondo scuro. SocialMediaExaminer azzarda addirittura un +136% di tasso di click negli annunci con immagini scure su Facebook, rivolti a un target B2B.

Si tratta solamente della loro esperienza, non statisticamente significativa, però è pur sempre un’indicazione da sperimentare. I motivi di questa preferenza per i colori scuri sarebbero da ricercare nella psicologia dei colori: i toni scuri danno un’impressione di potere, autorevolezza, sofisticazione.

  1. Filtri Instagram

Questo aspetto vale sia su Instagram che su Facebook: gli utenti hanno abituato l’occhio a immagini in cui siano applicati i filtri che ben conosciamo, con contrasti e luminosità accentuate, con colori virati grazie a saturazione e struttura delle immagini manipolate.

Applicare questi filtri potrebbe essere un buon modo per suscitare uno “stop” nello scroll dell’utente, che così dedicherà qualche decimo di secondo in più alla valutazione di quel post… per poi decidere se cliccare o meno.

Dove possibile, senza esagerare con gli effetti, anche l’adozione di cornici attorno all’immagine permette al tuo post di interrompere la monotonia di post tutti uguali nello stream di notizie degli utenti, catturando l’attenzione. Una volta interrotto lo scroll dell’utente, entrano in gioco l’immagine stessa e il copy utilizzato.

  1. Segui le regole di Facebook

Si sa, non vige più la regola del 20% di testi sopra l’immagine per valutare se una foto sia o meno ammissibile per Facebook Ads: ora vengono accettate senza troppi filtri. Però attenzione: la presenza di un testo diminuisce le possibilità che il post pubblicitario venga mostrato al tuo target, con conseguente aumento di costo per click.

In sostanza, evita il più possibile i testi nelle immagini; propendi invece per usare i bottoni con Call to Action che si possono applicare sopra l’immagine.

Per vedere la proporzione tra testo sopra un’immagine e immagine stessa, puoi usare sempre il tool apposito messo a disposizione da Facebook.

Analogamente, rispetta il più possibile le proporzioni richieste per ciascun posizionamento su Facebook Ads. Se per esempio l’immagine ideale su Facebook Canvas è di 1200 x 628 pixel, allora dovrai rispettare possibilmente la proporzione 1,9:1, affinché la tua immagine venga mostrata pienamente, senza tagli.

Abbiamo citato la dimensione 1200 x 628 pixel non a caso: da questo formato in su, Facebook ottimizzerà l’immagine senza tagli o deformazioni. Infine: meglio usare immagini in formato PNG, per mantenere un livello di qualità dell’immagine il più possibile ottimale.

Conosci altri trucchi o hai esperienze da raccontare sull’ottimizzazione delle immagini per Facebook Ads?

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